Giovanni Luppino, l'uomo che accompagnò il boss di Castelvetrano alla clinica La Maddalena di Palermo ha chiesto di essere ascoltato nel corso dell'udienza preliminare fissata per il 13 dicembre.
Luppino accompgnò il boss, morto il 25 settembre, da Campobello di Mazara a Palermo dove si doveva sottoporre a chemioterapia. Accusato di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena ora i pm gli contestano anche l’associazione mafiosa.
Imprenditore agricolo, finito in cella il 16 gennaio, «È venuto domenica sera, a dirmi di portarlo alla casa di cura per le terapie e io l’ho fatto», così disse nel corso dell'interrogatorio di garanzia. I pm però non gli hanno creduto, perlatro gli hanno trovato addosso due cellulari in modalità aerea, un coltello a serramanico e alcuni documenti.
E ovviamente non gli ha creduto nemmeno il gip che, nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere scrisse: «La versione dei fatti fornita dall’indagato è macroscopicamente inveritiera, non essendo credibile che qualcuno, senza preavviso, si presenti alle cinque del mattino a casa di uno sconosciuto per chiedergli la cortesia di accompagnarlo in ospedale per delle visite programmate, in assenza di una situazione di necessità e urgenza».