Il "re dell'Eolico" Vito Nicastri imputato di concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni, è stato assolto ancora una volta dalla quarta sezione della Corte d’appello di Palermo dall'accusa di estorsione aggravata. La Procura generale aveva chiesto per lui 10 anni e 8 mesi. Nicastri, Alcamese, considerato uno dei finanziatori della latitanza di Matteo Messina Denaro.
I giudici hanno assolto anche l’altro imputato del processo, scaturito dall'operazione Pionica e celebrato col rito abbreviato: si tratta di Melchiorre Leone, l’agronomo di Vita, per il quale la procura generale aveva chiesto una condanna a 12 anni. Era accusato di estorsione aggravata.
In primo grado entrambi i due imputati erano stati condannati, Nicastri a 9 anni (qui la storia del "signore del vento"), poi invece sono stati assolti in appello, qui Nicastri era stato condannato a 4 anni e 3 mesi per l’intestazione fittizia, poi la Cassazione aveva annullato con rinvio a una nuova sezione della Corte di secondo grado.
A difendere l'imprenditore alcamese sono stati gli avvocati Giovanni Di Benedetto e Sebastiano Dara, mentre i legali di Leone sono Giovanni Rizzuti e Andrea Magaddino.