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08/12/2023 18:53:00

Quattro processi per una rapina da quattro euro e mezzo

Quattro processi per una rapina da quattro euro e mezzo. Si tratta del  caso di un uomo di 52 anni, già condannato in primo e secondo grado, perché si sarebbe fatto dare i soldi da una donna che era nella sua auto.

I giudici hanno annullato le sentenze e ordinato un appello bis: nonostante le richieste dell'imputato non si è mai proceduto ad una ricognizione formale da parte della vittima.

Un bel pasticcio, raccontato da Palermo Today. Protagonista un uomo di 52 anni, A. C., che anni fa avrebbe minacciato una donna che era nella sua macchina e si sarebbe fatto consegnare il (decisamente magro) bottino. Condannato in primo ed in secondo grado, nei mesi scorsi è stata proprio la Suprema Corte a decidere di annullare il verdetto e di disporre un nuovo processo. 

Nello specifico, l'imputato sin dall'udienza preliminare aveva chiesto attraverso il suo avvocato che si procedesse ad una ricognizione formale da parte della vittima, ma questa richiesta è stata sempre respinta dai giudici e, per la seconda sezione della Cassazione, presieduta da Elisabetta Rosi (relatore Giuseppe Sgadari), in maniera del tutto "illegittima".

La signora rapinata, infatti, avrebbe riconosciuto A. C. in alcune fotografie che gli erano state mostrate durante le indagini preliminari. L'imputato aveva poi chiesto di essere processato con il rito abbreviato, ma condizionato ad un effettivo riconoscimento personale da parte della vittima. L'istanza era stata però respinta dal gup e poi, dopo essere stata ripresentata in tribunale, all'inizio del dibattimento, anche dal tribunale. Proprio durante il processo, tuttavia, la vittima avrebbe mostrato delle incertezze sul riconoscimento fatto nella fase delle indagini, ma i giudici avevano comunque condannato l'uomo, il 6 maggio del 2019. La difesa non si era data per vinta ed aveva riproposto la ricognizione formale alla Corte d'Appello, che l'aveva a sua volta rigettata, ritenendo sufficiente che la donna avesse riconosciuto l'imputato nelle fotografie.

Qui l'articolo completo.