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11/12/2023 16:51:00

I centri anti violenza: "Zerilli poco democratica"

Due delle componenti della Commissione Pari Opportunità del Comune di Marsala, intervengono sulla polemica nata dopo la "sfiducia" della maggioranza di loro alla presidente Giuliana Zerilli, che poi si è dimessa. La vicenda ha suscitato tante reazioni (qui una parte). Si tratta di Anna Maria Bonafede e Francesca Parrinello, presidenti di due centri anti violenza. 

Ecco cosa scrivono:

Noi dei Cav, apolitiche assistiamo sgomente alla radicalizzazione della posizione assunta da molti commentatori in chiave di confronto partitico, a dispetto dei fatti e della loro genesi.
Per tale ragione ci corre l’obbligo di sedare l’odio verbale che, in questi giorni in cui dovrebbe aleggiare la magia del Natale, è stato il protagonista assoluto.
Con lo stesso spirito di serenità che ci guida nell’impegno quotidiano in soccorso delle donne vittime di violenza ed aperte a qualsiasi confronto “CIVILE”, riteniamo opportuno fare chiarezza sui fatti in modo che chiunque abbia poi la possibilità di valutare consapevolmente e senza pregiudizi.
Intanto, l’incontro del 23 novembre al teatro Sollima è stato preceduto ed annunciato alla cittadinanza dal manifesto pubblico nel quale erano indicate le personalità che sarebbero intervenute (fra queste oltre all’autrice dott.ssa Valentina Mira, il Sindaco, la vicesindaca, il presidente del consiglio Comunale, la Presidente del Tribunale di Marsala, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, e la stessa prof.ssa giuliana Zerilli, nella sua qualità di Presidente Commissione ed altri ancora).
Il tema dell’incontro, non a caso titolato “Ti rissi NO”, riguardava la violenza di genere e aveva al suo centro il Libro della dott.ssa Mira intitolato “X”. Duole ammettere che fin dall’inizio l’autrice del libro ha più volte stigmatizzato, con toni abbastanza infastiditi, i suggerimenti ed i pareri dei relatori, tentando di far passare il messaggio che “denunciare non serve a nulla”. Invece sappiamo quanto sia importante farlo, quanto sia importante chiedere aiuto a persone competenti e mettere in moto la macchina per la protezione delle donne vittime di violenza. Da 15 anni lavoriamo per sensibilizzare l’intera cittadinanza e soprattutto i piccoli e gli adolescenti alla non violenza, per sostenere le donne nel percorso di denuncia, per sensibilizzarle a chiedere aiuto alla forze dell’ordine e in un'unica battuta si è rischiato di annullare tutto, di perdere il senso e i sacrifici di tanto lavoro fatto. Applaudire una donna che non permette ad un'altra donna di parlare è di gravità inaudita: La libertà di espressione e di parola di tutti gli interlocutori non è stata rispettata, ed è stato gravissimo, come gravissimo è stato il messaggio veicolato contro le forze dell’ordine e la magistratura. Per tale ragione condanniamo fermamente ogni azione e atteggiamento provocatore e denigratorio messo in atto durante la presentazione del libro.
Sulle dimissioni della Zerilli.
Sostenere che la revoca della Zerilli sia da ricondurre unicamente a quanto accaduto il 23 novembre scorso non rispecchia la verità storica. Quell’episodio è stato soltanto la punta dell’iceberg poiché la fiducia che è venuta a mancare nei Confronti della Proff.ssa Zerilli è semplicemente il frutto di un insieme di fatti, comportamenti e malumori createsi nei mesi precedenti. Le dimissioni della Zerilli sono state chieste perché la maggioranza (8 su 12) delle componenti della Commissione alle pari Opportunità non si sentiva più rappresentata dalla stessa. Nessuna “Epurazione”, ma semplice esercizio democratico.
In questi mesi da quando si è insediata la Commissione abbiamo vanamente atteso che si instaurasse un clima di collaborazione con La presidente della Commissione, che oggi viene vista come “vittima”, ma ahinoi, per amor del vero, già dalle prime sedute di Commissione la prof. Zerilli si è dimostrata poco democratica nei toni e negli atti, gestendo la Commissione in totale autonomia e con scarsa, se non proprio assente, condivisione con le sue componenti.
Le parole hanno un peso: prima di usarle, prima di esprimere ogni opinione preoccupiamoci di conoscere i fatti.
 

Anna Maria Bonafede
Francesca Parrinello