Li portava di persona, o li faceva recapitare dalle pescherie. Da buon mazarese non poteva non regalare gamberoni. Giovanni Iacono Fullone ringraziava così, con del pesce fresco pregiato, le funzionarie dell’Asp che lo avrebbero aiutato ad ottenere appalti.
Iacono Fullone è una delle persone indagate, finito agli arresti domiciliari, nell’indagine “Aspide” con la quale la Guardia di Finanza ha scoperto un vasto giro di corruzione nell’Asp di Trapani.
Iacono Fullone, 57 anni, è consigliere comunale a Mazara del Vallo, carica dalla quale è stato sospeso dal Prefetto dopo l’arresto.
Ma in questi giorni è stato anche esonerato da allenatore della squadra di calcio Mazara 46, che milita in eccellenza. “Questo fino a quando la sua posizione non sarà chiarita”, ha detto il vicepresidente della società di calcio mazarese Giampiero Giacalone.
Iacono Fullone è socio e titolare di fatto della Iacono Servizi, un’azienda che si occupa di disinfestazioni e servizi sanitari e di pulizia.
Proprio per l’Asp si è occupata, soprattutto in periodo di Covid, della sanificazione dei locali dell’Asp. E dalle indagini è emerso che il consigliere comunale avrebbe ottenuto delle dritte importanti e favoritismi da due funzionarie sulle commesse dell’Asp. In cambio le avrebbe ringraziate con del pesce fresco.
Il capitolo dell’ordinanza del Gip di Trapani, Caterina Brignone, dedicato all’imprenditore mazarese è ricco di particolari.
Nelle vicende che riguardano Iacono Fullone sono coinvolte due funzionarie dell’Asp: Giuseppa (Maria Pia) Messina, finita in carcere e al centro di diversi episodi che sono stati scoperti dai finanziari, e la collaboratrice amministrativa Angela Cruciata (obbligo e divieto di dimora).
Sono diverse le intercettazioni ambientali e video che proverebbero i contatti illeciti tra le funzionarie dell’Asp e l’imprenditore mazarese. Il reato contestato è quello di corruzione.
I fatti si riferiscono al 2021. Le funzionarie dell’Asp avrebbero rilevato a Iacono Fullone i dati relativi ad una procedura di gara per l’assegnazione del servizio di sanificazione settimanale nei locali dell’Asp per un periodo di tre mesi. La gara era stata bandita l’11 febbraio. Ma il 25 gennaio Maria Pia Messina informava Iacono Fullone dell’appalto e di quanti operatori economici sarebbero stati invitati. Il consigliere mazarese avrebbe chiesto costantemente informazioni su questa procedura. Informazioni che venivano date dalle funzionarie in tempo reale. Messina, emerge sempre dalle indagini, prima dell’aggiudicazione faceva vedere a Iacono Fullone la documentazione presentata dalle imprese concorrenti e “discuteva con lui eventuali criticità di tale documentazione”. All’imprenditore mazarese sarebbe stata riservata una via preferenziale, l’accesso ad informazioni privilegiate e quindi un vantaggio illecito nei confronti di altri operatori economici. “Già solo per le rivelazioni di notizie destinate a restare segrete la Messina poneva in essere atti contrari ai propri doveri d’ufficio ricevendone gratifica da Iacono Fullone”.
Iacono Fullone per ricambiare il favore avrebbe donato, in più riprese, cassette di pesce alla signora Messina e a Maria Valentina Cruciata. In particolare per sdebitarsi avrebbe regalato alle due, il 23 febbraio 2021 una cassetta per uno di gamberoni, mentre alla sola Messina, il primo aprile 2021 degli scampi e il 19 maggio 2021, otto fette di pesce spada.
Le due donne intercettate si organizzavano così: “sono due pacchetti, gamberoni sono...quello li ha aperti e io li ho messi dentro al frigo”. Gamberoni, aragoste, scampi, pesce spada che Iacono Fullone faceva arrivare anche direttamente a casa della signora Messina, tant’è che il figlio della funzionaria chiede alla madre: “Ma non stiamo mangiando troppo pesce?”.
Sulle vicende emerse dall'inchiesta è intervenuto il dottor Vito Barraco, presidente dell'Ordine dei Medici della provincia di Trapani.
Questa la sua dichiarazione.
"Nella qualità di presidente manifesto il mio personale rammarico per quanto in questa fase sta emergendo dalle notizie stampa e mi auguro che venga fatta rapidamente adeguata chiarezza, ferma restando la massima fiducia negli organi inquirenti e nella Magistratura unitamente alla totale garanzia di fiducia nei colleghi medici coinvolti. Tuttavia, non posso non soffermarmi sul particolare momento che il contesto sanitario sta attraversando dalla pandemia ad oggi, contesto che richiederebbe maggiore apporto di disciplina e responsabilità da parte di tutti. È del tutto evidente che alcune iniziative intraprese dall’ente negli ultimi anni si pongono in netto contrasto con i predetti principi trascurando dunque gli adeguati sistemi meritocratici che ogni procedura concorsuale dovrebbe adottare. A riguardo, non posso non citare le recenti assunzioni fatte dall’ente a tempo indeterminato con procedure “click day” poi soggette a stabilizzazioni, senza dare l’opportuna precedenza all’espletamento definitivo dei precedenti concorsi che prevedevano principi di selezione valutativi e quindi meritocratici e che ancora oggi rimangono sospesi. In ogni caso la nostra attenzione si deve focalizzare sulle attuali criticità dell'assistenza sanitaria alla popolazione residente, criticità che sono fondamentalmente legate alla carenza di medici specialisti e non solo. Ovviamente la questione non è solamente provinciale o regionale, ma in tutto il Sistema Sanitario Nazionale. Inoltre, la fuga dei medici è la conseguenza dei disagi notevoli nei turni di servizio nei reparti ospedalieri, della mancanza di filtri sanitari adeguati nel territorio ed al carico burocratico non più sostenibile dei medici di medicina generale".
L'OMCEO della provincia di Trapani rimane vigile ed attento, in attesa delle carte ufficiali richieste alla Procura, e valuterà i provvedimenti da prendere in maniera opportuna.