Al via oggi una seconda giornata di sciopero dei medici e dei veterinari in tutta Italia.
In Sicilia sono a rischio interventi chirurgici, visite ambulatoriali e consulenze differibili. Si fermano anche farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari.
Si prevede il blocco delle prestazioni anestesiologiche, con paralisi delle sale operatorie. Stop ai percorsi prechirurgici, degli ambulatori di terapia del dolore e di tutte le consulenze differibili. Blocco delle prestazioni di radiologia diagnostica, interventistica e ambulatoriale, della diagnostica di laboratorio, delle prestazioni psicologiche nei consultori, nelle neuropsichiatrie infantili, nei centri di salute mentale, delle prestazioni farmaceutiche in ospedale e sul territorio, dei servizi di igiene e sanità pubblica. Rallenteranno i mercati di import export di derrate alimentari, macellazioni, forniture di carni e prodotti ittici. Aumento dei tempi di attesa nei pronto soccorso per tutti i codici minori differibili.
Una mobilitazione “indispensabile - scrivono le sigle sindacali - per dare un messaggio chiaro alla politica di governo: il servizio sanitario nazionale ha bisogno di aiuto. La legge di Bilancio non lo aiuta affatto. Lo sciopero è l’estrema ratio a cui ricorrere per reclamare il diritto pubblico alla salute garantito da personale pubblico, dato che il governo centrale scaccia dal pubblico impiego i professionisti di cui la sanità pubblica ha bisogno, nel silenzio assordante delle Regioni, che per mantenere i loro sistemi sanitari dovendo ricorrere a cooperative e gettonisti vari dovranno aprire voragini nei loro bilanci”.