E' sempre più tesa la situazione all'ospedale di Mazara. Il reparto di Medicina interna conta soltanto su un dirigente medico di turno dalle 8:00 alle 14:00 dal lunedì al sabato. La parte rimanente della giornata risultano reperibili solamente i medici di altri reparti e specialistiche.
Salvo Calamia, segretario regionale del Nursind-Cgs, parla della questione. “Una situazione insostenibile non è accettabile che in un reparto di Medicina di un ospedale Dea di primo livello ci siano queste condizioni di lavoro, in cui infermieri e oss devono gestire pazienti critici con personale medico solo con reperibilità. Non sappiamo se il primario rientrerà a breve e chiediamo come mai l’azienda non abbia provveduto immediatamente con le procedure di reclutamento di altri medici internisti, considerato che questa situazione va avanti da un mese. Nel reparto di Medicina il responsabile risulta assente per motivi che non conosciamo e l’unico dirigente in servizio lavora in guardia attiva, cioè opera da lunedì a sabato dalle 8 alle 14, mentre il resto della giornata c’è solo personale medico reperibile di altre specialistiche”.
Questa una lettera ricevuta dalla nostra redazione:
Sono un infermiere del reparto di Medicina dell'Ospedale di Mazara.
Scrivo alla vostra redazione giornalistica per denunciare le gravissime criticità che stanno degenerando nell'indifferenza dell'amministrazione comunale, in primis del sindaco Quinci e dei rappresentanti sindacali di questo martoriato ospedale, quali CISL, UIL, FIALS e NURSING UP.
Apprezzo il quotidiano impegno del NurSind, unica organizzazione sindacale che ci sostiene e continua a segnalare situazioni al limite della legalità.
Il dirigente regionale NurSind Dott.Calamia ha portato all'attenzione dei vertici aziendali e delle autorità una situazione incresciosa che, inevitabilmente porterà il reparto di Medicina alla chiusura.
Un Primario che dal 2 di dicembre à in malattia e non si hanno notizie sul suo rientro in servizio.
Un solo Medico nel reparto di Medicina che garantisce turni dalle 8:00 alle 14:00 da lunedì a sabato.
Dalle 14:01 alle 07:59 del giorno dopo, noi operatori sanitari del reparto di Medicina "ci arrangiamo" a garantire la continuità assistenziale e siamo in balia del nulla.
Neurologo o Cardiologo in Reperibilità sono da "interpellare" (telefonata e attesa) se abbiamo difficoltà con pazienti critici e spesso in assistenza con strumenti elettromedicali (ventilatori, NIV, alti flussi, Boussignac etc)!!!!
I medici REPERIBILI, interpellati telefonicamente, non hanno nessunissima idea di cosa siano gli alti flussi, le NIV etc, motivo per cui noi infermieri siamo costretti ad arrangiarci al meglio delle nostre capacità professionali o in alternativa, iniziamo a pregare sperando che non ci scappi il morto.
Situazione non più tollerabile che ha portato lo scrivente a chiedere mobilità presso altri ospedali fuori provincia e le dimissioni dell'unico Medico di Medicina che a febbraio avrà il checkout.
Non ci sentiamo tutelati legalmente.
Solo il Dirigente Nursind di questo presidio ci sostiene moralmente e ci invita a non demordere e ad avere pazienza.
Il reparto di Medicina è come una polveriera, pronta ad esplodere. Dai vertici aziendali non arrivano segnali positivi per scongiurarne la chiusura.
Proposta recentissima che hanno fatto alla Dottoressa giornaliera e dimissionaria: "Venga a lavorare a Marsala. Ci prendiamo 8 posti letto e gli altri 8 li portiamo a Castelvetrano".
È evidente che il disegno politico e già "scritto" e l'ASP di Trapani è stata "indirizzata" a fare chiudere questa unità operativa e a breve anche quella di Chirurgia che ha 2 chirurghi dimissionari.