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27/12/2023 06:00:00

I fatti dell’anno. Le elezioni a Trapani, il bis di Trachida e gli altri comuni al voto

Anno di elezioni amministrative, il 2023, in provincia di Trapani, con metà dei comuni del territorio che hanno rinnovato sindaci e consigli comunali.


Tra tutte le città alle urne il 28 e 29 maggio, c’è stato il capoluogo. Proprio Trapani è andata al voto, e come sempre la campagna elettorale trapanese anche a questo giro ha attirato molte attenzioni ed è stata molto accesa.

TRAPANI
A Trapani erano quattro i candidati a sindaco della città. Per il bis e la continuità era candidato l’uscente Giacomo Tranchida, con ben 10 liste. Principale competitor il coordinatore di Fratelli d’Italia, Maurizio Miceli, forte del consenso a livello nazionale di Meloni. Ancora una volta a Trapani c’è stato un centrosinistra spaccato. Tant’è che pezzi dem hanno sostenuto la candidatura di Francesco Brillante, sostenuto anche dai 5 Stelle. E poi l’outsider Anna Garuccio.
L’esito: Giacomo Tranchida si riconferma sindaco di Trapani col 42,27. Il candidato di centrodestra Maurizio Miceli si ferma al 37,27 percento. Terzo Francesco Brillante con il 13,73%, chiude Anna Garuccio con il 6,37%.

A Trapani Giacomo Tranchida vince al primo turno, nessun plebiscito come quello del 2018, ma era ovvio, ha perso pezzi di consenso lungo il tragitto, chi poi amministra è sempre impopolare. "Dobbiamo rimetterci in cammino - ha detto Tranchida a spoglio concluso - e dobbiamo adesso riunificare la città, facendo pure un po' di autocritica".

 



IL CASO TURANO
Durante la campagna elettorale ha tenuto banco il caso Turano. L’assessore regionale è stato eletto all’Ars ed è in giunta in quota Lega, partito che sosteneva alle amministrative il candidato del centrodestra Maurizio Miceli. Ma il gruppo di riferimento di Turano, come già 5 anni fa, quello che si identifica in Fabio Bongiovanni e nella lista Trapani Tua, era a sostegno di Giacomo Tranchida. Uno sdoppiamento che ha mandato in tilt gli equilibri del centrodestra. Turano per il centrodestra, insomma, non ha fatto un granchè a questo giro elettorale. Ed è stato bersagliato dai suoi colleghi di coalizione. Per alcune settimane è girata la voce di una sua sostituzione in giunta regionale. Ma Turano è ancora lì, al suo posto.

 

 


IL RICORSO
Immancabili, anche in questa tornata elettorale, i ricorsi.
A maggio scorso Tranchida ha totalizzato 11.364 voti, pari al 42,45% delle preferenze espresse dall’elettorato trapanese, mentre il candidato Maurizio Miceli ha ottenuto n. 9.968 voti pari al 37,23%.
Miceli aveva presentato ricorso lamentando alcune presunte irregolarità
avvenute in 29 sezioni. Tranchida e i 4 consiglieri comunali si erano opposti.
La decisione del Tar. "Il ricorso - scrivono i giudici - non è fondato". Scrive il Tar che nel ricorso di Miceli: "in generale, sono segnalati e lamentati errori materiali irrilevanti, dovuti ad una inesatta verbalizzazione, ai quali tuttavia il ricorrente non aggiunge alcun ulteriore elemento per corroborare la presunta influenza sul risultato elettorale". "Né, d’altro canto - aggiungono - il ricorrente ha allegato un principio di prova idoneo a dimostrare che gli errori anche di trascrizione riscontrabili dai verbali sezionali abbiano inciso sul risultato elettorale a suo sfavore".

 


TUTTI I COMUNI AL VOTO E I SINDACI ELETTI 
Oltre Trapani, altri undici comuni sono coinvolti nelle Amministrative del 28 e 29 maggio.
Ecco i sindaci eletti.
Buseto Palizzolo: Francesco Poma; Castellammare del Golfo: Giuseppe Fausto (battuto l'uscente Nicola Rizzo); Custonaci: Fabrizio Fonte; Paceco: Aldo Grammatico; Pantelleria: Fabrizio D'Ancona; Partanna – Francesco Li Vigni; Poggioreale: Carmelo Palermo; San Vito Lo Capo: Francesco La Sala; Santa Ninfa: Carlo Ferreri; Trapani: Giacomo Tranchida; Valderice: Francesco Stabile; Vita: Giuseppe Riserbato.