Si allarga il raggio d'azione del Centro Uomini Maltrattati di Marsala. L'associazione, nata da un'idea dell'imprenditore marsalese Giuseppe Arangio, per esprimere un no a tutte le violenze, volerà a Roma.
Nella Capitale, il 30 dicembre si terrà il primo incontro tra il Centro Uomini Mltrattati e l’Associazione Nazionale Padri Separati. Quest’ultima realtà, già presente da anni sull’intero territorio nazionale, vuole puntare il riflettore sugli abusi processuali che spesso subiscono i padri durante e dopo le cause di separazione.
Il presidente del CUM di Marsala, Giuseppe Arangio, e il delegato nazionale Paolo Gatti, concorderanno una linea comune al fine di offrire, dicono in una dichiarazione, "un elemento di equilibrio a un sistema squilibrato".
Le separazioni, soprattutto in presenza di figli minori, comportano spesso un improvviso aumento delle spese da sostenere e di difficoltà economiche nella vita quotidiana, che ricadono principalmente sul genitore che non ottiene l’affidamento dei figli, il più delle volte il padre.
Oltre ad essere costretto a lasciare l'abitazione coniugale deve provvedere al versamento dell'assegno di mantenimento, nella misura determinata dall'Autorità Giurisdizionale.
Recenti studi sulla società e sulle nuove emergenze, hanno constatato un aumento esponenziale dei divorzi che ha dato voce ad una nuova richiesta di assistenza da parte dei padri separati.
Infatti, nella maggior parte dei casi, la separazione diventa più gravosa proprio per i papà che faticano ad arrivare alla fine del mese, perché spesso sono costretti a pagare gli alimenti per il mantenimento dei figli, talvolta insostenibili rispetto alle proprie possibilità economiche.