L'Autorità garante per la concorrenza e il mercato (Agcm) ha stabilito che "sul caro voli non ci sono prove di una collusione tra le compagnie aeree". Lo ha fatto al termine di un’istruttoria avviata a dicembre 2022 su segnalazione del Codacons. Assolte quindi le compagnie che "hanno operato correttamente nella formulazione delle tariffe dei voli da e per la Sicilia" applicando correttamente le regole del revenue management (la gestione dei ricavi).
L’istruttoria avviata dall’Antitrust e durata oltre 16 mesi, puntava ad accertare se Ryanair, Wizz Air, EasyJet e Ita avessero violato l’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue) e se ci fosse un coordinamento illecito tramite algoritmi e intelligenza artificiale nella dinamica di formazione dei prezzi dei biglietti.
Secondo la ricostruzione fatta dall’Antitrust e argomentata sul Sole 24 ore, "le compagnie aeree definiscono le proprie offerte in base a decisioni di natura statica e aggiornamenti di prezzo di natura dinamica, anche avvalendosi di algoritmi. Nel periodo in esame – si legge – le offerte delle parti sulle rotte interessate, pur in presenza di elevati picchi di prezzo su talune di queste, hanno mostrato una certa variabilità". L’Antitrust ha però nello stesso tempo "aperto un’indagine conoscitiva di mercato per capirne meglio la dinamica e verificare se sono presenti problemi strutturali che limitano i benefici del libero gioco concorrenziale".