Un percorso ad ostacoli per quanti sono costretti a fare ricorso alle cure del pronto soccorso per risolvere i loro problemi di salute.
A denunciarlo è il Partito democratico di Erice con a capo Carmela Daidone, l’assessora ai Servizi Sociali del Comune, la quale ha redatto un elenco di ciò che non va al nosocomio trapanese.
A cominciare dai lavori in corso al pronto soccorso e che costringono, secondo Carmela Daidone, i pazienti a stazionare in stanze piccole e anguste, “creando disagi agli utenti – sono le parole dell’assessora -, stando a quanto ci viene riferito dai cittadini che vengono nei nostri uffici, ai Servizi Sociali”.
Ma non solo, perché un altro problema riguarda il raggiungimento della camera iperbarica. In questo caso Carmela Daidone evidenzia le difficoltà che incontrano coloro che vi devono fare ricorso e che si trovano ricoverati nei vari reparti del Sant’Antonio Abate, a letto, e che non possono muoversi. “Il paziente – prosegue – viene prelevato dal reparto e raggiunge la camera iperbarica attraverso l’ambulanza”.
E per finire l’assessora ritorna su un problema che aveva già segnalato in passato, quello relativo alle barelle più grandi, come dimensione, delle porte degli ascensori. “Sono state acquistate delle barelle, quelle che si trasformano in lettini, ma che non sono funzionali al ruolo che dovrebbero avere – conclude Carmela Daidone - perché non entrano all’interno degli ascensori essendo più grandi. Ne ho già parlato con il commissario straordinario dell’Asp nel corso di un vertice del comitato dei sindaci. Riunione nella quale ho sollevato anche il problema del percorso che deve seguire chi entra al pronto soccorso. Una parte del tracciato, infatti, è all’aperto…”
Anna Restivo