Polemica per la scelta del 118, il servizio di pronto soccorso, in Sicilia, di assumere personale, ma senza concorso, affidandosi ad un agenzia di lavoro interinale.
Si riapre il caso delle assunzioni alla Seus, la società partecipata della Regione che gestisce il 118 in Sicilia. Questo grazie ad un bando di circa 10 milioni.
La Seus, infatti, sta cercando una società che le fornisca personale interinale da impiegare con contratti flessibili. Serviranno a coprire i vuoti d’organico che da un paio d’anni – secondo i sindacati – rendono massacranti i turni degli autisti soccorritori e a volte costringono anche a tenere fermi alcuni mezzi.
Tuttavia il bando risulterebbe essere atipico per una partecipata di queste dimensioni. Perché non identifica con esattezza il numero di autisti soccorritori di cui la Seus avrà bisogno nel corso dell’anno: non identifica nemmeno l’investimento che verrà fatto. Tecnicamente il bando assegna soltanto un budget di 9 milioni e 712 mila euro per ottenere la “somministrazione di personale a tempo determinato con qualifica di autista soccorritore”.
Così, la Seus potrà di volta in volta richiedere alla ditta che si aggiudicherà l’appalto la fornitura di personale in modo flessibile, cioè legato alle esigenze del momento.