Una parte della provincia di Trapani lavora per fare rete, un’altra parte viaggia da sola, invece, sul fronte della promozione turistica. “E’ triste e anacronistico ragionare da campanile. Non si può pensare di fare promozione senza fare rete”, lo ha detto la presidente del Distretto turistico della Sicilia Occidentale, Rosalia d’Alì, in merito alla decisione dell’amministrazione comunale di Marsala, guidata dal sindaco Massimo Grillo, di tirarsi fuori dal Distretto turistico.
Tutto ciò mentre si inizia a programmare la partecipazione alle fiere turistiche come la Bit.
In questi giorni si parla anche dell’ipotesi di candidatura della provincia di Trapani a patrimonio Unesco.
“Non possiamo non sostenere un’iniziativa che punti alla promozione del nostro territorio. Naturalmente tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Non sono candidature semplici. Che si candidi tutto il territorio è impossibile, bisogna individuare delle aree. Poi bisogna lavorare su una candidatura seria, si concorre con tutto il mondo. Eravamo tutti d’accordo in quel convegno organizzato dalla Camera di Commercio, quanto tutto questo verrà concretizzato si vedrà. Non so se ci sarà un tavolo di lavoro già avviato. Ci aspettiamo che ci sia un seguito” ha detto la presidente del Distretto turistico.
Convegno che ha avuto anche l’intervento della Ministra del Turismo Daniela Santanchè che ha approvato l’iniziativa di tentare la candidatura. “Dobbiamo sperare di avere il sostegno del Ministero e dell’Assessorato regionale al turismo. Non si può pensare di fare promozione se non nell’ambito del contesto regionale e nazionale”.
Ma è il contesto provinciale che manca. Il sindaco di Marsala alla fine è riuscito a far uscire il Comune dal Distretto turistico della Sicilia Occidentale.
D’Alì difende “il concetto di sistema territoriale, di unione, che è alla base di qualsiasi iniziativa seria si voglia fare. Stiamo avendo riunioni con l’assessorato al turismo sulla partecipazione alla Bit. L’assessora Elvira Amata intende continuare a organizzare eventi con i territori”. Per D’Alì “è triste e anacronistico ragionare da campanile. Si può andare alla Bit da soli ma non deve essere confliggente con il lavoro del Distretto”. Poi l’affondo: “Grillo può fare quello che vuole ma dovrà rispondere ai suoi cittadini e a tutti gli operatori turistici marsalesi che sono entrati nel distretto. L’associazione strutture turistiche di Marsala è entrata nel Distretto. E’ il paradosso, Marsala entra nel Cda del Distretto nella quota privata ma non come Comune”.
Ecco l’intervista integrale.