Questione di giorni e verrano nominati i manager delle Asp e delle aziende sanitarie siciliane, la loro proroga comunque scadrebbe il 31gennaio, già ad inizio 2024 il presidente Renato Schifani ha invitato i commissari in carica a svolgere solo la corrente amministrazione.
Ci sono due elenchi di manager, il primo con gli idonei, il secondo con i maggiormente idonei, dal secondo elenco pare però non si possano utilizzare i nomi indicati, ma per la nomina si dovrebbe attingere unicamente dal primo elenco, quello degli idonei, pare infatti che in nessuna parte del bando sia indicata la selezione doppia per idonei e maggiormente idonei. Su questi due elenchi si consumerà un ulteriore strappo politico, perché aldilà degli idonei e dei super big le nomine hanno una connotazione politica chiara. Poco prima però della pausa estiva Pippo Laccoto, presidente della commissione Sanità all’ARS, ha convocato l’assessora Giovanna Volo, Salvatore Iacolino e l’avvocato generale della Regione Giovanni Bologna, la sintesi di quell’incontro è l’impegno per il governo regionale a “Adottare i provvedimenti di nomina dei direttori generali per le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale tenendo conto di tutti i candidati risultati idonei all’esito della procedura selettiva così come previsto dall’avviso pubblico”.
Lo stesso Raffaele Lombardo, di MPA, aveva indicato una strada: avanti i migliori senza altri tentennamenti, rispondendo a Totò Cuffaro che invece proponeva il sorteggio. Mossa che non è stata condivisa da nessuno degli alleati del centrodestra.
Entro il 31 di gennaio, ma voci insistenti dicono ancora prima, si avranno i nuovi manager, quindi avranno trovato la quadra anche i partiti con le loro aspirazioni, in totale 18 i dirigenti da indicare, un dossier difficile per Schifani e per l’assessora Volo.
Alla guida dell’ASP9 c’è il commissario Vincenzo Spera, che pare lascerà per andare ad altro incarico nel palermitano, difficilmente in provincia c’è stato un manager del territorio, che ne conosce punti di forza e criticità. A parte la breve parentesi con il manager Giovanni Bavetta, di Castelvetrano, poi alla guida dell’azienda c’è sempre stato qualcuno di fuori provincia.
l nuovi manager troveranno problemi vecchi, legati alla mancanza di medici, ai Pronto Soccorso intasati, a reparti che sono monchi, alle liste di attesa del 2023 da smaltire, ai concorsi banditi ai quali non si presenta nessuno o quasi, infine al problema del provato convenzionato che fa la guerra alla sanità pubblica, guerra pagata sempre con i soldi pubblici.