La memoria è un'arte che richiede un costante allenamento, specialmente quando deve affrontare
non solo le bellezze e le cose eccellenti, come il sole e il mare, ma anche i mostri del proprio territorio, le brutture, le sopraffazioni e la piaga della mafia, che ha avuto in Matteo Messina Denaro uno dei suoi esponenti di punta, residente a Castelvetrano e latitante nella vicina Campobello di Mazara. Matteo Messina Denaro ha rappresentato e rappresenta un'ombra lunga su affari, politica, connivenze, gestione delle risorse e appalti.
Il 16 gennaio del 2023, Matteo Messina Denaro è stato arrestato a Palermo e trasferito nel carcere di massima sicurezza dell'Aquila, dove avrebbe ricevuto le cure necessarie per la sua malattia in fase terminale. Poi, la morte. Tuttavia, non possiamo ignorare che quella data è fondamentale e rimarrà nella storia di Castelvetrano e nella memoria collettiva come un momento di significato simbolico. È stata una vittoria dello Stato, connessa anche a una legittima ricerca di verità per un territorio etichettato in modo sbrigativo e generalista, dove i giovani hanno il diritto di aspettarsi una rinascita e una resurrezione.
Per raggiungere questo obiettivo, soprattutto per i giovani, è essenziale non limitarsi a proclami televisivi e di facciata, ma soprattutto non interrompere mai l'opera capillare di informazione e risveglio delle coscienze. Questo impegno deve durare nel tempo, lavorando ogni giorno per anni con i giovani. Così facendo, si continua semplicemente ciò che persone e istituzioni coinvolte in questa e altre iniziative fanno da anni, al di fuori del clamore del momento e delle strumentalizzazioni, adempiendo all'eredità di Paolo Borsellino che esortava a "parlare di mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene".
Il luogo deputato a questa missione è la Scuola. Pertanto, il 16 gennaio, alle ore 12.00, nell'Aula Magna "Peppino Impastato – Rita Atria" di Castelvetrano, il giornalista Giacomo di Girolamo e lo scrittore Giacomo Bonagiuso, introdotti dalla Dirigente del Polo liceale "Cipolla Pantaleo Gentile" Tania Barresi e con la presentazione del lavoro svolto dalla scuola nell'ultimo decennio, metteranno in scena un "Cuntrasto siciliano contro lu scurdusu".
Questo confronto porrà a confronto la memoria e il bene, Matteo Messina Denaro e Peppino Impastato, dimostrando come la conoscenza delle cose e l'informazione siano antidoti al pensiero mafioso e alle sue propaggini. La conclusione sarà affidata all'Avv. Giovanni Crimi, referente di Codici.