Nessuna costituzione di parte civile al processo che vede imputata Rosalia Messina Denaro, la sorella del boss di Castelvetrano arrestato un anno fa alla clinica La Maddalena di Palermo.
Oggi, davanti al gup, nel corso dell’udienza preliminare sul rinvio a giudizio della donna per associazione mafiosa, nessuno ha chiesto di costituirsi parte civile. Non lo hanno fatto le associazioni antimafia, non lo hanno fatto i comuni di Castelvetrano e di Campobello e gli altri comuni e non lo ha fatto la Regione Siciliana.
All’udienza di oggi la difesa della donna ha illustrato una serie di eccezioni preliminari. Rosalia Messina Denaro è stata arrestata a marzo scorso su richiesta della procura di Palermo guidata da Maurizio de Lucia.
L’accusa in aula è rappresentata dal pm Gianluca de Leo. Secondo i pm la donna avrebbe curato le comunicazioni e gli affari del fratello. E proprio piazzando una microspia nella sua abitazione gli investigatori sono riusciti a risalire al capomafia latitante. La prossima udienza si terrà il 29 gennaio.