Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
18/01/2024 06:00:00

A che punto sono i progetti del Pnrr a Marsala

Sono 22 i progetti, per 17 milioni di euro, che competono al Comune di Marsala, finanziati con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.


Qualche giorno fa, in conferenza stampa, il sindaco Massimo Grillo ha fatto un lunghissimo elenco di progetti e opere in programma. Nel suo listone ci sono opere per 50 milioni di euro, con finanziamenti diversi, non solo Pnrr, ma anche agenda urbana e fondi regionali.

Ma gli occhi dell’Europa sul nostro paese sono concentrati su come vengono spesi i fondi del Next Generation UE, il piano di investimenti che in Italia hanno preso il nome di Pnrr pensato in tempo di pandemia.
E soprattutto al Sud questi fondi erano molto attesi per opere indispensabili, in tema di trasporti, infrastrutture, sanità, istruzione.
I Comuni hanno avuto accesso ai fondi di diverse misure, non sempre, però, si sono fatti trovare preparati. Per ottenere le risorse bisognava presentare progetti validi e dettagliati, e i Comuni hanno avuto difficoltà anche perchè non avevano in organico personale qualificato.


Nel complesso i progetti che riguardano Marsala, direttamente o in “condivisione” con altre città, sono 190, per decine di milioni di euro.

Il Comune di Marsala, come ente attuatore, ne gestisce 22 per un totale di oltre 17 milioni di euro.
Sono soprattutto progetti nelle aree di intervento dell’inclusione sociale, della digitalizzazione, del contrasto alla povertà, e solo uno riguarda l’edilizia scolastica.

Il progetto più costoso è quello che riguarda la “Rigenerazione urbana del parco della Salinella e delle aree limitrofe del quartiere Sappusi come porta di accesso alla città con realizzazione di un intervento di Social Housing dell’ex Scuola Elementare Lombardo Radice e riqualificazione urbana”. Titolo lunghissimo, come importante è il costo: 8 milioni di euro, tutti con Pnrr. A che punto è questo progetto?
Nelle scorse settimane si è arrivati all’aggiudicazione della progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori al raggruppamento temporaneo di impresa con capogruppo la D’Alberti Costruzioni SAS di Mazara del Vallo, che si è aggiudicata l’appalto integrato con un punteggio totale pari a 95.1855 e un ribasso del 7,273 % al valore a base di gara (€ 6.293.411,50), quindi per un importo pari ad € 6.033.631,07, comprensivo di oneri non soggetti a ribasso (€ 197.939,39).

 

5,91 milioni di euro, di cui 5,07 con fondi Pnrr, è l’ammontare del progetto di demolizione e ricostruzione dell’ex scuola Cosentino, in via Regione Siciliana. E’ l’unico progetto del Comune che appartiene alla misura delle strutture scolastiche. Anche qui siamo nella fase della progettazione definitiva, e si attende la gara per l’affidamento dei lavori. Secondo il cronoprogramma di OpenPnrr, l’organizzazione che monitora l’utilizzo dei fondi, il progetto è in ritardo nella sua esecuzione. Ricordiamo che sono somme che devono essere spese entro il 2026.

Gode di 2,20 milioni di euro del Pnrr il progetto di “rigenerazione urbana dell’area compresa tra la via Verdi ed il lungomare Mediterraneo, ai fini del miglioramento della qualita’ del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale”. L’ultimo step raggiunto è l’affidamento dell’incarico di Direzione Lavori, Contabilità e Coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione allo studio La Monaca architetti e Vella Ingegneri di Castelvetrano.

 

Altro importante intervento è quello che riguarda l’ex casa di riposo Giovanni XXIII, oggetto di due interventi. Uno che riguarda la creazione di gruppi appartamento da destinare ad anziani non autosufficienti per 2.46 milioni di euro. Nella stessa struttura dovranno essere riqualificati locali da destinare ad ospitare “servizi di contrasto alla povertà estrema” (1,09 milioni di euro). Anche qui si devono affidare i servizi di verifica di vulnerabilità sismica, progettazione definitiva ed esecutiva. Ci vorrà tempo ancora.

E poi, tra i progetti più costosi e più discussi, c’è quello dell’ippodromo in contrada Scacciaiazzo. Il sindaco Massimo Grillo, infatti, ha deciso di utilizzare i fondi del Pnrr per costruire una pista ippica e un centro sportivo polivalente. I due impianti costano rispettivamente 800 mila e 1,7 milioni di euro. Nei mesi scorsi è stato approvato il progetto esecutivo. Manca l’affidamento dei lavori. Poi possono iniziare le scommesse.