E’ ormai alle battute finali (in febbraio requisitoria del pm e arringhe difensive) il processo che davanti il Tribunale di Marsala vede il caso relativo ad un costoso regalo fatto per ottenere, secondo l’accusa, il riconoscimento di una pensione di invalidità.
Imputate sono la dottoressa Antonietta Barresi, componente della commissione medica presso l’Inps, e Zina Maria Biondo, figlia dell’uomo (Pietro Biondo) per il quale era stata chiesta la pensione.
Regalia: due preziosi vasi acquistati in una gioielleria di Gibellina. I fatti contestati dall’accusa si sarebbero svolti a Castelvetrano nel marzo 2018. A difendere le due imputate sono gli avvocati Giuseppe Ferro jr e Giuseppe Parrinello. L’indagine sulle false invalidità è un troncone dell’operazione “Artemisia” condotta dai carabinieri nel marzo 2019 e nasce dalle intercettazioni effettuate nell’inchiesta principale sulle “mazzette” e il voto di scambio in cui era coinvolto anche l’ex deputato regionale Giovanni Lo Sciuto.