Sorpreso e bloccato, lunedì scorso, dalla polizia subito dopo essere uscito da un ufficio di poste private di Castelvetrano con un pacco all’interno del quale poi gli agenti hanno trovato 330 grammi di marijuana, per non finire in carcere ha preferito patteggiare la pena davanti il Tribunale di Marsala. La condanna è stata ad un anno e mezzo di reclusione. Pena sospesa, naturalmente, per avere scelto il patteggiamento. E per questo, due giorni dopo l’arresto, è stato rimesso in libertà. Protagonista della vicenda è un giovane di Campobello di Mazara (S.C., di 22 anni, che finora era incensurato) che è stato difeso dall’avvocato Gianni Caracci.
A fermarlo, lunedì scorso, verso mezzogiorno, in piazza San Francesco, a Castelvetrano, sono stati agenti del Commissariato di polizia di Mazara, che evidentemente lo seguivano perché sospettavano che il giovane avesse a che fare con lo spaccio di droga. E i sospetti dei poliziotti si sono rivelati fondati. Nell’ufficio postale privato il giovane ha ritirato un pacco, pieno di marijuana, arrivato addirittura dalla Spagna (Barcellona).
Gli investigatori sono entrati in azione quando S.C., dopo essere uscito dalla posta con il pacco tra le mani, è salito su un’auto Fiat 600, dalla quale era stato visto scendere poco prima e all’interno della quale c’erano altri due giovani, anche loro di Campobello di Mazara. Il blitz è scattato proprio mentre il ragazzo stava aprendo l’involucro. Perquisita la sua abitazione, nella sua cameretta la polizia trovava altra droga (hashish), l’occorrente per la pesatura e il confezionamento delle dosi, 520 euro ritenuto provento di spaccio e un telefonino. Dopo il patteggiamento, però, denaro e telefonino sono stati restituiti.