Mazara è un laboratorio continuo, le elezioni amministrative, che quasi certamente si celebreranno l’8 e il 9 giugno, sono l’appuntamento per i partiti di farsi notare insieme alla loro classe dirigente.
Eppure pare che ovunque non ci saranno simboli di partito ma liste civiche ben camuffate, un’altra volta a dimostrazione che i partiti preferiscono non esserci con la bandiera perché molti di loro non sono catalizzatori di consenso.
Così si torna ai progetti civici, che se poi si va a scavare sono spinti dai partiti.
Il sindaco Salvatore Quinci pare sia lontano da Azione, rumors romani molto attendibili confermato la lontananza del sindaco che correrà da amministratore uscente e non da sindaco del partito di Carlo Calenda. Pronte ci sono al momento sei liste: Partecipazione Politica, Osservatorio Politico, Patto per la città, Diritto alla città, Intesa Mazarese, Salvatore Quinci Sindaco.
Passo indietro del M5S, che una settimana fa era accanto a Nicola Cristaldi: i vertici regionali e l’onorevole Vita Martinciglio hanno sconfessato questa alleanza, proprio durante la riunione mazarese di sabato scorso il partito ha comunicato i criteri cui saranno ispirate le liste del Movimento.
Nicola Cristaldi potrebbe pure non essere appoggiato da Forza Italia, nodo che verrà sciolto nei prossimi giorni a congresso provinciale terminato, i contatti tra Toni Scilla e Cristaldi ci sono stati, le prove di una alleanza pure, ma Scilla potrebbe decidere di andare con una candidatura personale, spaccando ogni fronte, tuttavia i vertici regionali e nazionali del partito, con Giorgio Mulè in testa, preferirebbero altre scelte.
Cristaldi ad oggi ha solidificato il rapporto con Gioventù Nazionale, che lo sostengono e sono pronti a correre con una lista propria, a cui si aggiungono altre tre liste e la presenza dei consiglieri comunali Giorgio Randazzo e Pietro Marino.
Da settimane il nome di Vita Ippolito, avvocata mazarese, corre per le vie della città. Una professionista che potrebbe prestarsi alla politica, operazione voluta da Giorgio Maccaddino e Vito Gancitano(DC) che, quindi, porterebbe con sé tutto l’MPA. In questo caso c’è un vizio di sostanza: Teresa Diadema è ancora in giunta con Salvatore Quinci. La Ippolito, che non ha ancora sciolto nessuna riserva, sarebbe dunque sostentata da MPA, dalla DC, il Pd con la lista civica Siamo Mazara. La candidatura della Ippolito metterebbe insieme trasversalmente partiti che per ideologia sono separati alla nascita.
Non può che emergere la contraddizione di alcuni esponenti politici mazaresi di centrodestra, che hanno prima elogiato il sindaco Quinci e lo hanno fatto con loro note stampa per poi decidere di andare altrove.