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30/01/2024 11:05:00

Mafia, la rete di Messina Denaro: ha scontato la pena, ma Guttadauro resta al 41bis

 La prima sezione della Cassazione ha respinto la richiesta di Filippo Guttadauro, cognato di Matteo Messina Denaro, di revocare il regime del 41 bis. Nonostante Guttadauro abbia concluso l'esecuzione della sua condanna otto anni fa, la Corte ha ritenuto che, a 72 anni, rappresenti ancora un pericolo sociale e debba rimanere internato nella casa di lavoro di Tolmezzo, situata all'interno del carcere di massima sicurezza.

La decisione della Cassazione, rigetta il ricorso di Guttadauro contro l'ordinanza del tribunale di Sorveglianza di Trieste del 24 maggio 2022, che ha prorogato il regime del 41 bis per altri tre anni.

Il collegio ha confermato la valutazione della persistente pericolosità sociale di Guttadauro, associato alla famiglia di Castelvetrano fin dagli anni '80 e collaboratore diretto di Matteo Messina Denaro. Il tribunale ha sottolineato il ruolo di Guttadauro nel mantenere e consolidare le funzioni di vertice di Messina Denaro, facilitando lo scambio di comunicazioni tra Messina Denaro e Bernardo Provenzano durante il periodo di latitanza di entrambi i capi mafiosi.

La Cassazione ha rilevato che, nonostante alcuni elementi favorevoli come la disponibilità di Guttadauro a cooperare con le istituzioni e l'espletamento di lavoro inframurario, il rischio di ripresa dei contatti con l'associazione mafiosa di riferimento è preponderante. La Corte ha evidenziato il pericolo di comunicazioni con terze persone, minacciando l'efficacia delle indagini e la possibilità di reiterare il reato.

La difesa di Guttadauro ha contestato la mancanza di elementi concreti ed attuali di pericolosità, sottolineando che la proroga del 41 bis si basava su presunzioni correlate alla condanna, al titolo di reato e ai legami di parentela. Tuttavia, la Cassazione ha giudicato infondato il ricorso, sostenendo che la decisione del tribunale di Sorveglianza è stata basata su indici previsti dal codice penale e sulla mancata presa di distanza di Guttadauro dalle gravi condanne riportate.

La Cassazione ha concluso che la prognosi negativa è correttamente legata al pericolo di ripresa dei rapporti con esponenti di Cosa Nostra, e ha escluso la possibilità di sostituire la misura di sicurezza con la libertà vigilata.