Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
30/01/2024 06:00:00

  Manager della sanità, tempo scaduto. Ultime trattative per le nomine in Sicilia

Il 31 gennaio verranno firmati i i decreti di nomina per i nuovi manager delle ASP siciliane e delle aziende ospedaliere.


Ultime ore di confronto serrato tra i partiti, il balletto più che sui nomi e sulle ASP da amministrare, i partiti hanno delle caselle e nel gioco dei veti incrociati qualcosa fino alla fine potrebbe scompigliare i tasselli.

Sul piede di guerra ci sono le opposizioni, Mario Giambona, vicecapogruppo PD all’Ars ha lanciato l’allarme: ”La sanità siciliana non può essere ancora una volta sacrificata e trasformata in mero oggetto di spartizione tra i partiti politici che rappresentano la maggioranza di questo governo. Né tantomeno deve essere oggetto di lottizzazione o divenire esclusivo strumento per distribuire posti di comando e di sottogoverno.” Continua Giambona: "La sanità siciliana necessita di una ristrutturazione e di una rigenerazione che metta al centro il cittadino con i suoi bisogni, motivo per il quale bisogna individuare le professionalità più capaci per risolvere i tanti problemi che attanagliano questo settore cruciale che garantisce servizi sociali essenziali per la nostra comunità. Per questa ragione chiediamo l’immediata nomina dei manager della Sanità, puntando sul merito e non sulla fedeltà o l'appartenenza politica.”

Salvo Geraci, deputato regionale della Lega ripone fiducia sull’operato del presidente della Regione, Renato Schifani: “Si guardi esclusivamente a competenze e capacità manageriali nella scelta dei direttori generali della sanità siciliana. Penso che non ci sia cosa più urticante per i cittadini di sapere che attorno alle nomine ci siano lotte di potere, quando invece ogni giorno si fatica a prenotare una prestazione a causa delle lunghe liste d’attesa o quando non ci si può rivolgere ad altri centri per l’assenza di budget utile a coprire le prestazioni con il servizio sanitario regionale. Sono certo che il presidente Renato Schifani saprà gestire al meglio la fase delle nomine senza cedimenti rispetto al criterio dell’alta professionalità”.
Il timore a seguito delle nomine è quello di ricevere una serie di ricorsi e a portarli avanti potrebbero essere i candidati manager idonei, che sono finiti in una lista diversa rispetto ai maggiormente idonei. La Fp CGIL Sicilia, rappresentati dal Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e la  Segretaria Regionale, Monica Genovese, lo affermano chiaro: “Si rischia di assistere ad una valanga di ricorsi al Tar per chiedere una sospensiva della delibera che nomina i nuovi manager della sanità nell’isola, le cui graduatorie sono state distinte in idonei e maggiormente idonei”.  E’ la netta presa di posizione di Fp Cgil  che bolla quanto sta avvenendo come “l’ennesimo pasticcio siciliano, per la verità non il primo, che viola l’Avviso Pubblico del 5 gennaio scorso in cui era prevista una graduatoria unica”.

Infine i due rappresentanti chiosano: “Siamo di fronte ad un sistema sanitario regionale che continua ad affondare, senza personale, con strutture che chiudono e con tempi di attesa insostenibili sia per l’ accesso al pronto soccorso che alle cure. Disfunzioni e disagi rilevati anche dalla recente ricerca dell’Agenas che ha acceso i riflettori su tutta una serie criticità che i siciliani sono costretti a subire ogni giorno. Ma evidentemente chi ha responsabilità di governo del territorio – concludono Agliozzo e Genovese - non riesce a dare risposte adeguate,  se non quella di continua a giocare una vergognosa partita politica, infischiandosene del diritto alla salute dei cittadini”.