Grande partecipazione di pubblico domenica scorsa per celebrare la ricorrenza della Giornata Mondiale delle Zone Umide.
I circoli Legambiente Valle Belice, Crimiso di Castelvetrano e la Riserva Naturale Integrale Grotta di Santa Ninfa hanno promosso una escursione alla foce del fiume Modione e Gorgo Cottone, che ricade all’interno del Parco Archeologico di Selinunte.
La Giornata mondiale delle Zone Umide, la World Wetlands Day, ricorre in tutto il mondo il due di febbraio di ogni anno, trasferita alla domenica del 4 per agevolare una maggiore presenza.
Migliore zona non avrebbero potuto scegliere dal momento che la giornata mette al centro dell’attenzione le foci, gli stagni, le lagune i laghi, le paludi, le risorgive.
Ambienti che vengono chiamate universalmente le wetlands, che sono le aree chiave dove regna ( o dovrebbe regnare) la biodiversità e, cosa meno nota, perche’ sono diventate estremamente vitali anche per la nostra ( umana) sopravvivenza.
La consapevolezza dell’importanza delle riserve idriche che aiutano a difenderci da eventi meteo estremi come alluvioni e siccità si fa sempre piu’ urgente e necessaria.
La giornata serve appunto a sensibilizzare sull’importanza di queste zone umide e sul ruolo fondamentale che esse svolgono nell’ambito della conservazione della biodiversità non trascurando le rotte migratorie dei volatili. La data ricorda la giornata in cui fu decisa l’adozione della convenzione omonima finalizzata alla loro tutela firmata giusto il 2 febbraio del 1971 nella città iraniana di Ramsar.
Anni rivoluzionari gli anni ’70 in cui le lotte popolari riuscirono a conquistare leggi e disposizioni sotto qualsiasi aspetto, e che oggi congreghe di reazionari stanno tentando di cancellare. Ma la vigilanza e’ altissima. Tanto e’ vero che da due anni il WWD ha assunto uno speciale significato, in quanto l’evento e’ stato riconosciuto ufficialmente anche dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Roba non da poco. La Legambiente ogni anno organizza eventi per far conoscere il valore di queste aree e di come tutelarle adeguatamente.
Ad organizzare l’evento della Foce del Modione, zona umida per eccellenza sono state Anna Maria Gucciardo, presidente de Circolo Crimiso di Castelvetrano e Valentina Caradonna del Circolo Valle del Belice. Ha registrato la partecipazione di numerosi militanti e amanti della Natura.Durante la manifestazione sono state date numerose informazioni, relativa al mondo vegetale e animale e raccolte rifiuti abbandonati nella zona circostante la foce del Fiume Modione e Gorgo Cottone.
Lo scopo di questi eventi e’ di porre l’attenzione sull’importanza delle zone umide e sul ruolo fondamentale che esse svolgono nell’ambito della conservazione della biodiversità non escluso la salvaguardia delle rotte migratorie dei volatili. La passeggiata domenicale e’ stata estesa anche all’interno del Parco Archeologico di Selinunte. Una ghiotta occasione per visitare i nuovi scavi in corso nel corso dei quali recentemente e’ stata ritrovata una Sirena in avorio .
Franco Ciro Lo Re