Le vittime della strage di Altavilla Milicia avvenuta la scorsa settimana, Antonella Salamone e i due figli Kevin ed Emanuel, sarebbero state uccise in modo pianificato e dettagliato. Gli assassini sembrano essere ossessionati da Satana, vittime di deliri mistici e completamente invasati dalla loro follia. Ci sono ancora tanti tasselli da mettere insieme da parte della Procura di Termini Imerese e dei carabinieri che indagano per fare piena luce su questa strage familiare. Forse la strage sarebbe iniziata una decina di giorni fa con l'omicidio e il rogo della moglie di Barreca e proseguita lo scorso fine settimana con l'uccisione dei due figli.
Barreca avrebbe chiesto aiuto alla coppia - Giovanni Barreca avrebbe contattato la coppia conosciuta durante degli incontri di preghiera in una chiesa evangelica, chiedendo il loro aiuto per liberarsi dalla presenza di Satana, che riteneva avesse posseduto la moglie e i due figli. La coppia, Sabrina Fina e Massimo Carandente, hanno accettato e per alcuni giorni si erano trasferiti a vivere nella villetta dell’orrore con l’obiettivo di scacciare i demoni dalla casa della famiglia Barreca. Non è chiaro perché Barreca abbia risparmiato la terza figlia di 17 anni, trovata illesa e sotto choc nella casa. Fina e Carandente, noti per i loro post religiosi sui social media, hanno partecipato attivamente ai tre delitti, i cui dettagli macabri emergono con il passare del tempo. La loro connessione con Barreca va oltre quella psicologica, poiché hanno agito materialmente nell'esecuzione dei crimini.
La donna uccisa forse una decina di giorni fa - La vittima, Antonella Salamone, sembra essere stata uccisa per prima, probabilmente circa dieci giorni prima della scoperta. Gli esatti dettagli dell'omicidio e la data precisa della morte sono ancora incerti e dovranno essere determinati dai medici legali durante l'autopsia. Dei resti carbonizzati sono tutto ciò che è rimasto della vittima. Vicino ai resti, sepolti sotto pochi centimetri di terra ad Altavilla Milicia, paese di origine della famiglia, sono stati trovati abiti e oggetti personali di Antonella Salamone, suggerendo la presenza di un rituale esoterico. Si ritiene che i tre responsabili abbiano cercato di purificare il corpo e gli oggetti con il fuoco.
I fratelli torturati prima di essere uccisi - Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, basate anche sulla confessione di Barreca e sul racconto della figlia di 17 anni, poi sarebbe toccato ai fratellini che prima di essere soffocati sarebbero stati sottoposti a sevizie. Sui corpi sono stati trovati lividi e ferite. Quando Barreca, sabato notte, ha chiamato i carabinieri confessando gli omicidi, i militari sono corsi nell’abitazione e hanno trovato Kevin ed Emanuel morti. Secondo indiscrezioni i due ragazzini sarebbero stati incaprettati.
La coppia arrestata si dichiara innocente, l'avvocato "non sono stati interrogati" - L'avvocato Sergio Sparti difensore di Sabrina Fina e Massimo Carandente dichiara che i due sono disperati e in uno stato confusionale, piangendo costantemente a causa della situazione. Si dichiarano innocenti riguardo all'accusa di aver partecipato all'omicidio di Antonella Salamone e dei suoi figli Kevin ed Emanuel, insieme al muratore Giovanni Barreca. Attualmente, Fina e Carandente sono detenuti nel carcere Pagliarelli insieme a Barreca. «I miei clienti non sono mai stati interrogati. Li hanno tenuti in caserma per ore, loro hanno chiesto spiegazioni ma gli è stato risposto che non ne avrebbero avute. Poi sono stati fermati. Io li ho visti oggi, sono confusi e si professano innocenti». Lo dice Vincenzo Sparti, il legale di Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia fermata ieri sera con l’accusa di aver assassinato, insieme a Giovanni Barreca, la moglie e i figli dell’uomo nel corso di un rituale di purificazione dal demonio delle vittime. Il penalista, che ha incontrato in carcere i due, non avrebbe ancora avuto copia del provvedimento di fermo. «Farò indagini difensive per verificare diverse cose - spiega - ad esempio i reali rapporti tra i miei assistiti e Barreca. A me risulta che si conoscessero appena».
Al tg1 parla il fratello della donna uccisa - “Giovanni Barreca parlava sempre del demonio e diceva che mia sorella e i figli erano posseduti”. Il racconto del cognato dell’uomo che ha sterminato la famiglia. Intanto le indagini puntano anche a ricostruire il ruolo dell’altra coppia arrestata.
La setta potrebbe chiamarsi "I fratelli di Dio" - I compagni del liceo artistico di Kevin hanno raccontato un particolare inquietante: poco prima dell'omicidio, Kevin aveva inviato un messaggio a un compagno di scuola, dicendo che il fratellino di cinque anni aveva riferito la presenza di demoni in casa, che minacciavano di uccidere e distruggere la famiglia. Kevin aveva anche menzionato l'ingresso in casa di due individui che, secondo lui, erano chiamati "fratelli di Dio", forse appartenenti alla setta coinvolta, che potrebbe avere questo nome.
Chi è l'uomo che è stato visto sabato mattina nella villetta? - La presenza di un uomo sui quarant’anni nella villetta dell'orrore sabato mattina, i continui riferimenti al diavolo del manovale, muratore e imbianchino accusato di avere sterminato la famiglia. Le parole di un paio di vicine di casa dei Barreca, già sentite dai carabinieri, forniscono interessanti spunti per la ricostruzione della strage. Una donna ha riferito agli investigatori di avere visto sabato, intorno all'ora di pranzo, uno sconosciuto nella casa. Si potrebbe trattare di qualcuno che forse ha avuto un ruolo nel delitto, saranno le indagini a fare luce sul particolare. Ma c'è di più. La vicina ha aggiunto di avere notato giovedì scorso i panni della villetta volati per terra e di avere chiamato Giovanni Barreca, ma l'uomo non avrebbe risposto.E ha riferito che per lei si trattava di un fatto anomalo, perché Antonella Salamone era una donna precisa e non avrebbe mai lasciato per terra i panni puliti. Dettagli che potrebbero essere d'aiuto per datare la strage.