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17/02/2024 22:37:00

Schifani a Roma: la Sicilia vuole 6,8 miliardi 

 Lungo e intenso confronto a Roma, tra il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, e il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sull’impostazione del prossimo accordo che assegnerà all’Isola risorse per 6,8 miliardi di euro del Fondo di sviluppo e coesione.

Al netto di 1,3 miliardi di euro già previsti dalla legge per il ponte sullo Stretto di Messina, e degli altri 800 milioni per la realizzazione dei termovalorizzatori, le risorse saranno destinate a investimenti infrastrutturali significativi e strategici nei settori dei trasporti, dell’ambiente e a valorizzare la quota di finanziamenti europei.

La Regione, nei prossimi giorni, definirà compiutamente la propria proposta, e la sottoporrà nel più breve tempo possibile ai previsti pareri parlamentari e, successivamente, al confronto con le amministrazioni centrali. Un percorso che consente di disegnare la programmazione delle risorse Fsc destinate alla Sicilia in coerenza con il nuovo assetto ordinamentale introdotto con il decreto «Sud e Coesione», che prevede un processo di condivisione tra governo regionale e quello centrale.
«Stiamo lavorando insieme - hanno dichiarato il ministro Fitto e il presidente Schifani - per assicurare la rapida conclusione della fase di programmazione delle risorse e avviare così la realizzazione di interventi strategici per il territorio siciliano».

ASSOCIAZIONI.  “Chiediamo al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, di avviare una concertazione con le associazioni di categoria del mondo produttivo sull’utilizzo dei 6,8 miliardi di euro del Fondo di sviluppo e coesione”. Lo chiedono con una nota congiunta le associazioni di categoria del settore dell’artigianato Cna, Confartigianato, Casartigiani, Claai.
“Riteniamo utile – aggiungono – un confronto con chi rappresenta le istanze degli imprenditori. Le risorse del Fondo di sviluppo e coesione rappresentano una grande occasione per dotare la nostra Regione delle infrastrutture e dei servizi di cui abbiamo bisogno”.