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25/02/2024 06:00:00

Tajani eletto segretario di Forza Italia. I siciliani al congresso

 Ampia partecipazione al congresso nazionale di Forza Italia, che ha eletto il coordinatore nazionale nella figura di Antonio Tajani con quattro vice coordinatori: Roberto Occhiuto, Deborah Bergamini, Stefano Benigni e Alberto Cirio.


La votazione è avvenuta per alzata di mano, non c’è stato nessun contrario e astenuto, Tajani è il leader del partito creato da Silvio Berlusconi nel 1994, non si potrà chiamare presidente perchè per i forzisti esiste un solo presidente e si chiama Silvio Berlusconi.
I primi auguri arrivati sono stati quelli di Marina e Pier Silvio Berlusconi: “Augurano buon lavoro, anche in vista delle prossime elezioni europee. Continuano a seguire con affetto quella che secondo noi è la più bella creatura di Berlusconi".

 

 


Presente in platea il fratello Paolo, che non ha escluso, ad elezioni europee concluse, la discesa in campo di qualcuno della famiglia, che nel frattempo continuerà ad essere accanto alla creatura politica fondata dal padre.


Nella giornata di ieri è intervenuta la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che ha avuto per Berlusconi parole di grande rispetto: “Ha avuto la lungimiranza di capire che il futuro di Forza Italia era quello di entrare nel Ppe”.
Matilde Siracusano, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata di FI, ha salutato i delegati siciliani: “Voglio mandare un saluto particolare ai delegati siciliani e a quelli messinesi, la mia città. Questo congresso rende l'idea del peso che Forza Italia ha e che avrà nei prossimi anni. Siamo forti, vitali, centrali, con tanta voglia di crescere”.

 

 


Pattuglia siciliana presente con 120 delegati, presente il capogruppo all’ARS Stefano Pellegrino. Marcello Caruso, coordinatore siciliano, è soddisfatto: “Il nostro partito si conferma in Sicilia e in Italia il punto di riferimento per quanto, moderati, liberali e garantisti si riconoscono nei valori dell’europeismo. Con circa 120 delegati, Forza Italia siciliana è l'espressione di migliaia di militanti, simpatizzanti, amministratori locali che nel nome dei valori trasmessici da Silvio Berlusconi hanno sempre rappresentato un'asse portante del centrodestra. Con il rinnovato impegno e il rinnovato slancio dato da Antonio Tajani nel dare continuità a tutto il partito a livello nazionale, e col grande lavoro amministrativo portato avanti dal Presidente Schifani col suo governo, anche queste migliaia di militanti e simpatizzanti continueranno con passione ed entusiasmo a battersi per dare voce e risposte ai bisogni delle nostre comunità, delle nostre famiglie e delle nostre imprese, nel nome delle libertà di cui siamo sempre alfieri."

 

 


Qualche numero viene snocciolato da Tullio Ferrante, responsabile del settore adesioni di Forza Italia e Sottosegretario al ministero dei Trasporti: “110mila adesioni per il 2023, un dato da record importante che testimonia la vitalità e la centralità del nostro partito”.
Il capogruppo azzurro alla Camera, Paolo Barelli, ha allungato lo sguardo alle europee di giugno: “Il risultato delle europee sarà uno spartiacque per il governo dell'Europa, dell'Italia e per le relazioni che interverranno per i rapporti tra i continenti. Gli opinionisti politici dicono che noi saremmo in competizione con altri partiti, come la Lega. Ma noi non siamo in competizione con nessuno: se Forza Italia supera il 10% e arriva al 20%, questa è una grande risorsa del centrodestra. Speriamo che anche gli altri partiti crescano, vogliamo arrivare al 60-70% come maggioranza". E commentando la polemica sul terzo mandato: "Noi facciamo parte di una coalizione, non è un partito unico. La nostra posizione non è una posizione contro qualcuno, ad esempio rispettiamo il presidente del Veneto Luca Zaia. Ma i governatori hanno poteri enormi, in proporzione, rispetto al Parlamento, e ai sindaci dei grandi Comuni".

Il bentornato a chi è andato via da FI ed è poi tornato lo ha dato Giorgio Mulè, vice presidente della Camera: “Bisogna dirsi le cose con chiarezza, tra di noi ci sono vecchi e nuovi amici che magari avevano lasciato Forza Italia e sono tornati. A me fa piacere accogliere queste ‘api della politica' che magari si sono posate su altri fiori e poi sono tornate. Ci troverete sempre qui, Forza Italia è rimasta quella di Silvio Berlusconi e noi diamo il benvenuto, o il bentornato, a chi c'è".

Nella giornata di ieri mattina ha partecipato con un video messaggio anche Alberto Núñez Feijóo, leader del Partito popolare spagnolo: “Antonio Tajani è uno dei politici più esperti d'Italia, uno dei grandi leader europei, dentro e fuori dal nostro partito, è uno dei migliori amici della Spagna”.
Sul palco del congresso il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani: “Mi pirmisi di dire al Presidente Berlusconi, quando era ammalato e non smetteva di pensare a Forza Italia: presidente, Forza Italia c’è, con i suoi dirigenti, i suoi amministratori. Oggi ne siamo la testimonianza”.
I lavori si sono conclusi con l’intervengo di Tajani: “C’è un clima di unità, c’è la voglia di partecipare alla costruzione di questo progetto. Non voglio deludere nessuno di voi e ce la metterò tutta. Non è facile indossare la fascia da capitano dopo che l'ha indossata uno come Berlusconi. Non sarò mai Maradona, come ho detto, ma farò del mio meglio. Non possiamo permetterci di avere un postificio, di dividerci per piccole questioni. Lo dobbiamo per rispetto a Berlusconi, non possiamo dividerci per piccoli interessi particolari. Dobbiamo tutti quanti ricordarci che prima di essere parlamentari, dirigenti, siamo militanti del partito. Per essere buoni generali bisogna prima essere buoni soldati”. E poi sulle europee: “Dobbiamo vincere, perché dalla vittoria dipende anche la sopravvivenza nei prossimi trent'anni del nostro movimento politico".

 

 

Sui fatti avvenuti a Pisa ha chiarito: “Mi rammarico per quanto avvenuto ma non si possono mettere sotto processo decine e decine di migliaia di agenti della Polizia, dei Carabinieri, della Polizia Penitenziaria. Lo diciamo alla sinistra: le forze dell’ordine non si toccano, ogni giorno rischiano la pelle per quattro soldi. Sono tutti figli del popolo, non sono figli radical chic”.

Tajani è chiaro: “Con FI al Governo non ci sarà mai una patrimoniale, che siamo per abbassare la pressione fiscale”.
Ha concluso: “Vice segretari, la pacchia finita”.