Dopo la riduzione della portata idrica immessa nelle reti da Siciliacque, il Comune di Salemi invita i cittadini a un uso "responsabile e razionale" dell'acqua. L'avviso per l'emergenza idrica in corso è stato emanato alla luce della diminuzione registrata nella fornitura. Siciliacque ha comunicato una riduzione del 10% ma la portata "appare ben superiore", come sottolinea l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Venuti che inoltre evidenzia i "notevoli disservizi" segnalati dai cittadini in molte parti del centro urbano e delle frazioni.
Davanti a questo quadro, quindi, l'Amministrazione invita i cittadini a limitare il consumo dell'acqua "ai soli fini alimentare, domestico e igienico-sanitario". Una misura necessaria per il risparmio idrico. In virtù della situazione, Venuti ha scritto ai vertici dell'Assemblea territoriale idrica di Trapani per chiedere un incontro urgente per discutere delle soluzioni alla carenza idrica e per porre all'attenzione anche il problema della gestione del servizio idrico nei Comuni in cui operava Eas.
Gli stessi argomenti sono al centro anche di una lettera che il sindaco di Salemi ha inviato, tra gli altri, al governatore Renato Schifani, all'assessore regionale all'Energia e ai servizi di pubblica utilità Roberto Di Mauro e alla prefettura di Trapani. "L'attuale situazione di crescente difficoltà, in assenza di urgenti iniziative, ben presto si trasformerà certamente in un'effettiva situazione di emergenza di carattere igienico-sanitario - avverte Venuti -, anche per l'impossibilità di garantire alla comunità e agli operatori economici una regolare distribuzione idrica con mezzi alternativi". Una situazione figlia della siccità ma anche della "notevole dispersione idrica" causata da impianti vecchi e malconci che ad oggi non sono oggetto di manutenzione.
La nota affronta poi la vicenda della gestione del servizio idrico nei Comuni nei quali operava l'Eas: le sentenze del Tar e della Corte costituzionale accolsero i ricorsi presentati proprio dal Comune di Salemi contro il diktat con il quale la Regione aveva imposto agli enti locali la presa in carico della rete acquedotti. Negli anni il Comune di Salemi ha provveduto con proprie risorse (circa tre milioni di euro) alla manutenzione delle reti ma la situazione è divenuta ormai insostenibile e "dovrà essere la Regione - come stabilito dal Tar - a farsi carico del problema della gestione del servizio idrico nei Comuni in cui operava l'Eas". Su quest'ultimo punto il Comune di Salemi si è rivolto nuovamente al Tar per un giudizio 'di ottemperanza' affinché la Regione adempia a quanto disposto dalle diverse sentenze. Un quadro che vede coinvolta la Regione in duplice veste, dal momento che l'Assemblea territoriale idrica di Trapani è commissariata con un dirigente regionale.
Nella lettera a Schifani, infine, il sindaco di Salemi ricorda che "non risultano ancora erogati" i 26 milioni di euro in favore di Siciliacque previsti dalla convenzione con la Regione per il periodo che va dal secondo semestre 2022 all'anno corrente. Il timore di Venuti è che "tale condizione di criticità finanziaria per il soggetto distributore possa avere riflessi ancor più negativi sull'attuale condizione del servizio". Venuti, quindi, conclude: "Servono interventi urgenti per scongiurare l'emergenza, nel frattempo la Regione individui il soggetto a cui affidare la gestione del servizio idrico".