Il Ponte sullo Stretto di Messina è un'opera importante per il Sud Italia, ma per avere un impatto positivo sull'economia è necessario realizzare anche le infrastrutture complementari. Lo ha detto la presidente nazionale dell'Ance, Federica Brancaccio, durante un incontro con il Sistema regionale delle imprese edili di Ance Sicilia.
Brancaccio ha sottolineato che il Ponte avrà un impatto positivo sull'occupazione durante la fase di costruzione, ma è importante che una volta completato generi un ritorno economico per l'intero Paese. Per questo motivo, è necessario programmare e realizzare sin da ora le infrastrutture necessarie per collegare il Ponte al resto del territorio.
La presidente dell'Ance ha poi parlato del Pnrr, che rappresenta una grande opportunità per l'Italia. Tuttavia, non basta realizzare le infrastrutture, è necessario anche fare le riforme per permettere al Paese di crescere dopo il 2026. Il Pnrr deve essere una palestra per fare tutte le opere necessarie, comprese quelle minori nei Comuni, e per realizzare le riforme.
Brancaccio ha poi evidenziato la necessità di colmare il gap infrastrutturale tra Nord e Sud. Per farlo, è necessario recuperare il tempo perso in passato, quando non sono state investite le risorse previste per il Sud. È importante che le amministrazioni meridionali spendano tutti i fondi europei e nazionali a disposizione.
A livello europeo, l'Ance chiede che vengano recepite in Italia alcune normative più avanzate per il settore edile. Inoltre, è necessaria una politica comune sul fronte fiscale e sui lavori extra-Ue.
Per quanto riguarda la Sicilia, Brancaccio ha sottolineato che l'isola ha una grande tradizione nei lavori pubblici, ma è meno specializzata sugli investimenti privati, sul partenariato pubblico-privato e sulla rigenerazione urbana. L'Ance chiede alle Istituzioni locali di investire in queste aree per trasformare le città senza consumare suolo.
Infine, la presidente dell'Ance ha affrontato il tema della sicurezza nei cantieri. È necessario evitare di adottare provvedimenti normativi sull'onda dell'emotività. Le regole ci sono, ma servono più ispettori che svolgano un'attività di consulenza per accompagnare le imprese nella cultura della sicurezza.
Brancaccio ha concluso il suo intervento parlando del caro-materiali. Il decreto 50 ha provato a risolvere il problema nel settore delle opere pubbliche, ma i pagamenti dei ristori sono in ritardo. Nel mercato privato, invece, non è stato previsto alcun ristoro.