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02/03/2024 20:44:00

In Sicilia arriva il posto fisso per i precari storici

 La tanto attesa norma ha finalmente visto la luce, portando sollievo alle amministrazioni coinvolte, ai sindacati e soprattutto ai circa 1400 lavoratori in gioco. Il testo di legge, approvato con il consenso bipartisan della politica e incluso nel decreto Milleproroghe, ha superato le aspettative, consentendo ai dipendenti comunali precari di essere assunti dagli enti locali della Regione Siciliana, anche in deroga, fino al 31 dicembre 2024, in qualità di sovrannumerari, al di là delle dotazioni organiche.

In sostanza, si è aperto il varco per la stabilizzazione di tutti i lavoratori in scadenza di contratto. Ciò che inizialmente sembrava un'opportunità limitata nel tempo, si è trasformato in un'opportunità a lungo termine, consentendo ai Comuni dell'Isola, compresi quelli in dissesto o predissesto, di porre fine alla precarietà del proprio personale, grazie alle risorse disponibili dalle leggi regionali del 2014 e del 2016.

Tuttavia, le amministrazioni locali avranno solo dieci mesi per effettuare le assunzioni a tempo indeterminato, senza obbligo di prorogare o stabilizzare i contratti. Nonostante ciò, non vi è alcun motivo per non procedere in tal senso, considerando l'importanza delle mansioni svolte dal personale precario per il corretto funzionamento dei municipi, specialmente considerando le carenze di organico che affliggono molti Comuni siciliani.

L'assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Messina, ha sottolineato l'importanza di questa misura, definendola un segnale significativo di attenzione da parte del Parlamento nazionale verso l'Isola. Paolo Amenta, presidente dell'Anci Sicilia, ha elogiato il risultato ottenuto, auspicando ulteriori passi avanti da parte della Regione per l'integrazione oraria del personale precario.

Anche i sindacati hanno accolto con favore la decisione, considerandola una vittoria nella battaglia contro il precariato nella pubblica amministrazione. Questo risultato è stato possibile grazie all'azione coordinata tra il governo regionale e la delegazione siciliana a Roma, e pone finalmente rimedio a una lunga vertenza, consentendo agli enti locali di procedere con celerità all'attivazione degli iter per la stabilizzazione del personale precario.