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05/03/2024 06:00:00

Azione e riflessione. Come sarà l'otto Marzo a Marsala

 Il mondo femminile, la forza e la determinazione spesso dimenticate per fare un passo indietro per le convenzioni sociali. Perché c’è una regola atavica, sorda e muta alla quale molte donne ubbidiscono: prendersi cura della famiglia, degli altri, barattando se stesse.

L’otto marzo è essere donna con consapevolezza, con le conquiste fatte e con tutte quelle che ci sono da fare, con i diritti conquistati e con quelli che rischiano di barcollare.
Ed è solo con la consapevolezza di se stesse, di come ci sente, di dove si vuole andare che ci si può riappropriare del ruolo delle donne.

Per fare questo bisogna spogliarsi di dogmi, di pregiudizi, di stereotipi. Bisogna mettersi in discussione e avere il coraggio di scegliersi. E’ un percorso femminile.

Venerdì sarà una giornata di azione e riflessione, un momento di sinergia, perché se c’è una cosa che le donne riescono a fare male è squadra. Troppo spesso l’io prende il posto del noi, dimenticando che le donne hanno piena responsabilità sociale e pieno titolo nell’abbattimento di tutte le barriere culturali che le vedono solo prestate o vocate ad un solo aspetto della vita privata e pubblica.

Insieme hanno deciso di scendere in campo per l’8 marzo a Marsala, con l’Amministrazione Comunale, grazie alla vice sindaca Valentina Piraino, i centri antiviolenza Casa di Venere e Metamorfosi, le associazioni Spazio Donna e Udi.
Le presidenti delle associazioni hanno così deciso di realizzare la mattina un flash mob, appuntamento al Monumento ai Mille, a Marsala, alle ore 9.30, da lì si raggiungerà piazzetta Addolorata dove verranno lette storie di donne che hanno sconfitto la violenza, di altre che non ce l’hanno fatta.

Un momento importante di riflessione e di ricordo, perché il tetto di cristallo ancora oggi, ce lo dicono i numeri delle denunce e dei femminicidi, non è stato demolito affatto.

Il pomeriggio ci si sposterà, alle 17.00, al Complesso Monumentale San Pietro dove si terrà un incontro dibattito dal tema “8 marzo, costruire consapevolezza”, oltre alle presidentesse delle associazioni ci saranno i rappresentanti delle istituzioni con interventi previsti tra cui quelli di Stefano Pellegrino e Nicola Catania.

Presente anche Nina Grillo, che parlerà del suo ruolo all’interno delle case comunità che ospitano i minori in area penale.

Francesca Parrinello, presidentessa di Casa di Venere ha sottolineato: “L'8 marzo è l'occasione per riflettere sui progressi raggiunti e allo stesso tempo per celebrare il grande coraggio e la determinazione delle donne di almeno due generazioni che hanno ricoperto un ruolo straordinario nella storia dei loro Paesi. Deve essere un momento di riflessione condivisa affinché ci sia la consapevolezza che gli stereotipi di genere ,terreno di coltura per la violenza di genere, ledono le radici democratiche della società.
Ma nonostante i passi avanti, l'uguaglianza di genere è ancora lontana dall'essere raggiunta, spesso ostacolata da retaggi culturali e da vuoti legislativi. La disparità salariale tra donne e uomini, la percentuale delle donne che siede oggi al Parlamento è ancora bassa.

Quindi oggi più che mai chiediamo a gran voce di porre fine ad ogni discriminazione verso le donne e di supportare la piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale di ogni paese”.


Valentina Colli, rappresentante provinciale di Udi, ha poi aggiunto: “L’8 marzo dovrebbe essere una giornata di commemorazione. Invece, ancora oggi è una giornata prima di tutto di lotta e di rivendicazioni. Rivendicazioni di quei diritti che dovrebbero essere acquisiti anche per noi donne, e che invece vanno difesi e riconquistati palmo a palmo. I movimenti femministi ci insegnano che questi diritti sono stati raggiunti grazie a lotte collettive, costruendo e agendo spazi di autodeterminazione. Oggi più che mai abbiamo bisogno di costruire nuovi spazi e nuovi perimetri, non possono bastarci le quote rosa o le doppie preferenze, dobbiamo costruire leadership. ma dobbiamo farlo insieme, mettere a disposizione le nostre storie, tornare a pensare che il personale è politico”.


Annamaria Bonafede presidente di Metamorfosi parla di diritti: “Un momento di riflessione sui diritti delle donne, sulla libertà di decidere autonomamente della propria vita, dei "diritti civili”, quali la libertà nella scelta del coniuge o del/della partner, la libertà di parola e di espressione, e dei "diritti economici, sociali e culturali" quali: il diritto allo studio, al lavoro, alla libera scelta della professione, all'autonomia culturale, ecc... Su tutti questi terreni, il diritto all'autodeterminazione delle donne è spesso violato non solo dagli Stati, ma dalle persone più vicine: marito, padre, fratelli, nonché dagli stereotipi culturali e sociali che sono, purtroppo ancorati nella nostra società”.

Spazio Donna, presieduta da Rossana Titone, parla di risultati raggiungibili grazie all’importanza della consapevolezza: “ Indipendenza, autorealizzazione, sicurezza, fiducia in se stesse e nei propri talenti, consapevolezza, equilibrio, armonia, conoscenza possono migliorare le nostre relazioni. Siamo convinte, che l’indipendenza dobbiamo prendercela, attraverso il nostro lavoro, le nostre fragilità che diventano forza e il consolidamento della solidarietà femminile. I ruoli decisionali non devono esserci regalati ma ci spettano di diritto e dobbiamo conquistarli grazie alle nostre competenze. Donne consapevoli, libere di scegliere”.