Il Tribunale di Enna ha condannato a 4 anni e 6 mesi don Giuseppe Rugolo, il sacerdote accusato di violenza sessuale aggravata su minori. La lettura del dispositivo è avvenuta di recente e Rugolo, si trova agli arresti domiciliari, ha assistito personalmente all'udienza, seduto accanto ai suoi legali, gli avvocati Dennis Lovison e Antonino Lizio. Il tribunale era presieduto da Francesco Paolo Pitarresi.
Dopo circa 8 ore di camera di consiglio, i giudici hanno emesso la sentenza condannando il sacerdote e imponendogli varie sanzioni accessorie. Inoltre, Rugolo è stato condannato al risarcimento danni nei confronti delle parti civili, in solido con il responsabile civile, ovvero la Diocesi di Piazza Armerina. L'indagine è stata condotta dalla squadra mobile di Enna, avviata quattro anni fa a seguito della denuncia di Antonio Messina, un giovane oggi trentenne, che ha raccontato alla squadra mobile le violenze subite dal 2009 al 2013.
Tra le parti civili costituite nel processo vi sono i genitori del trentenne che ha denunciato il sacerdote, oltre all'associazione Rete l'Abuso e Contro Tutte le Violenze. Durante le indagini sono emersi altri presunti casi di abusi su giovani, portando il numero delle vittime a più di uno. Il processo, che ha avuto una durata di 22 udienze e ha coinvolto circa 50 testimoni, è stato celebrato a porte chiuse fino alla lettura del dispositivo, che è avvenuta pubblicamente.
Il procuratore facente funzioni di Enna Stefania Leonte aveva chiesto una condanna di 10 anni per Rugolo. Durante la sua requisitoria, ha elogiato il coraggio del giovane denunciante, Antonio Messina, definendolo un vincitore per aver affrontato l'incubo della sua adolescenza e aver avuto il coraggio di presentare denuncia nonostante le difficoltà e i pregiudizi della gente.