Una comitiva di turisti delusi di fronte alle porte sbarrate del Castello Grifeo di Partanna. E' accaduto domenica scorsa. Mentre tutti gli altri siti culturali della regione erano aperti al pubblico gratuitamente, il castello medievale è rimasto inaspettatamente chiuso, causando disagi ai visitatori che avevano pianificato una visita.
La chiusura è stata particolarmente frustrante per i turisti che avevano raggiunto Partanna con un autobus, sperando di poter ammirare i preziosi reperti ospitati all'interno del Museo della Preistoria del Belice, ospitato nel castello. Questo evento avrebbe potuto attrarre un numero significativo di visitatori, rispetto alla media piuttosto modesta di visitatori durante l'anno.
Felice Crescente, direttore del Parco Archeologico di Selinunte, sotto la cui competenza ricade il Castello Grifeo, ha spiegato che la chiusura è stata dovuta alla carenza di personale, una difficoltà comune a molti siti culturali in Sicilia. Crescente ha sottolineato le sfide nel gestire i numerosi siti archeologici di cui è responsabile, con soli 37 dipendenti a disposizione per coprire una vasta area geografica.
Il sindaco di Partanna, Francesco Li Vigni, ha precisato che le aperture domenicali al Castello Grifeo avvengono su prenotazione e ha annunciato l'intenzione di stipulare una nuova convenzione con la Regione Siciliana per coinvolgere il Comune nella gestione del castello e garantire un'apertura più regolare.
Tuttavia, l'opposizione consiliare ha invitato l'amministrazione comunale ad adottare un approccio più proattivo nel trovare soluzioni concrete per garantire l'accesso al patrimonio culturale della città. La delusione dei turisti e la protesta generata dalla chiusura inaspettata del Castello Grifeo sottolineano l'importanza di una gestione efficace e organizzata dei siti culturali, al fine di promuovere il turismo e preservare il ricco patrimonio storico e artistico della regione.