Arriva la prescrizione in appello per l'imprenditore Riccardo Agliano, al centro del famoso caso dei parcheggi a San Giuiiano, ad Erice.
L'accusa per Agliano era quella relativa a "reati ambientali". Il Comune di Erice era parte civile. Agliano in primo grado era stato condannato a 4 mesi di arresto e 20mila euro di ammenda. La quarta sezione della Corte di Appello di Palermo ha dichiarato la prescrizione dei reati, ma ha confermato il risarcimento del danno in favore delle parti civili: 10mila euro al Comune di Erice e al Wwf.
"L'intervenuta prescrizione - commenta la Sindaca di Erice, Daniela Toscano - non modifica la sentenza di condanna e conferma la legittimità dell’operato degli uffici comunali il cui agire è sempre stato intentato al bene e alla tutela degli interessi e della cosa pubblica. Come ho già avuto modo di dichiarare, la pronuncia della Corte di Appello contribuisce a fare ancora più chiarezza sulla nota vicenda giudiziaria del 2020 che mi ha visto, mio malgrado, nella qualità di Sindaco del Comune di Erice, protagonista, e che dimostra che in quel terreno , il parcheggio non si poteva realizzare, da qui il diniego degli uffici, in quanto su alcune aree del nostro litorale , insistono determinati vincoli ambientali … e il parere negativo degli uffici al progetto presentato con il conseguente diniego delle autorizzazioni".
Agliano era accusato di aver realizzato lavori di spianamento e livellamento, non riconducibili ad attività agricola, in un appezzamento di terreno, preso in affitto, di via lungomare Dante Alighieri, ad Erice Casa Santa, sottoposto a vincolo paesaggistico e ambientale, senza essere in possesso di alcuna autorizzazione per costruire.
I fatti risalgono al 21 dicembre del 2018. I lavori eseguiti, sempre secondo la tesi accusatoria, avrebbero distrutto, ovvero deteriorato l'habitat di un sito protetto.