La maggioranza si compatta. Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, chiude la polemica innestata dall'intervento di Maurizio Miceli, capogruppo di Fratelli d'Italia. Ad innestare la polemica, le affermazioni dell'avvocato Miceli di accusa alla maggioranza di incoerenza in relazione alle mancate dimissioni di Annalisa Bianco dal presidente del Consiglio.
"Sovente, quando parla, il consigliere Miceli ..fa semplicemente “aria”, talvolta puzzolente, di insulti e gravi allusioni - replica Giacomo Tranchida - . Evidentemente cerca di colmare le sue frustrazioni personali e le ricorrenti sconfitte politiche puntando l'indice sull'intero genere umano quando magari dovrebbe portarsi la mano al petto?!?
Alla bisogna si erge anche a giudice giustizialista ma, poi, ricordandosi di fare l'avvocato si avvale della facoltà di non rispondere per pari (e forse ancor più gravi, nei fatti) vicende giudiziarie - pari inchiesta dove è coinvolta la Bianco - interessanti consiglieri del suo stesso gruppo FdI. Ebbene da piu’ parti esponenti della maggioranza hanno sollevato un problema di opportunità politica alla Bianco ed alla Lista Trapani Tua circa la permanenza nel suo ruolo di Presidente, nelle more della definizione processuale.
Si badi bene, parliamo di opportunità politica atteso che il Prefetto nel rispetto della Legge Severino l'ha reinsediata. La Presidente Bianco, legittimamente professa la sua innocenza e non volendo tenere la maggioranza e la sua lista nell'imbarazzo si è anche dimessa dal suo gruppo. Ci si attendeva politicamente un più coraggioso passo in avanti? Si, ma così non è stato e giuridicamente non si può che prenderne atto.".