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13/03/2024 06:00:00

Trapani senza pace. Questa volta l'acqua non arriva da  Montescuro

Oggi per interventi di manutenzione, Trapani, Paceco, Erice, Valderice, Custonaci, Buseto Palizzolo, Alcamo e il carcere di Trapani, rimarranno senza l’acqua proveniente dall’acquedotto di Montescuro per 17 ore. Dalle 7 del mattino fino alla mezzanotte, Siciliacque interromperà il servizio idrico per dei lavori lungo l’adduttore Garcia, a Gulfotta e Sparacia, nel Comune di Sambuca, nell’Agrigentino. A Trapani, quindi, l’acqua verrà fornita solo dai pozzi di Bresciana.

Nel Trapanese “arriveranno 85 litri al secondo in meno per tutta la giornata – spiega l’assessore al servizio idrico integrato Vincenzo Guaiana -. Siciliacque, per quanto riguarda la fornitura, continua a mandare comunicazioni di diminuzione” dovuta alla emergenza della siccità. Intanto a Trapani, i lavori per riparare il danno alla condotta di Bresciana vanno avanti. La tubatura da 800 è già arrivata in città e si sta procedendo alla saldatura delle parti. Successivamente verrà attaccata alla condotta esistente e per far questo sarà necessario interrompere la fornitura di acqua proveniente da Bresciana. Il problema va avanti ormai da un mese e mezzo. A fine gennaio, infatti, una ditta che lavora per l’Enel ha squarciato la condotta alle porte della città provocando un danno complessivo di circa 100 metri

Non solo Trapani ha problemi di approvvigionamento a causa di rotture. A Marsala è in vigore una ordinanza del sindaco Massimo Grillo che impone, fino al prossimo 31 ottobre, un rigoroso contenimento del consumo dell’acqua, sempre più ridotta e ad esaurimento. L’ordinanza impone di risparmiare quella proveniente dall’acquedotto comunale, vietando di irrigare ed innaffiare orti, giardini e prati; lavare cortili, piazzali e veicoli; riempire fontane, vasche e piscine su aree private. Nel provvedimento si fa anche obbligo di riparare le perdite.

Petrosino, non è da meno. Il Comune ha vietato di utilizzare l’acqua erogata dalla rete idrica comunale perché non potabile, così come accertato dall’Asp. Non è possibile, quindi, il consumo umano in quanto non potabile e non è utilizzabile neanche per la preparazione degli alimenti. L’ordinanza resterà in vigore fino a quando non verrà accertato il rientro dei parametri chimico-fisici e microbiologici nei limiti di conformità.

Intanto, si indaga per comprendere l’origine della possibile contaminazione. Le rilevazioni dell’ufficio tecnico comunale, che si è immediatamente attivato, avrebbero individuato il sito contaminato nel recipiente del serbatoio pensile dell’acquedotto. L’Ente guidato dal sindaco Giacomo Anastasi ha già individuato la ditta per effettuare i lavori, la quale sta intervenendo con urgenza per la pulizia del recipiente superiore e per tutti gli adempimenti necessari a risolvere il problema.