Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
14/03/2024 06:00:00

"A Castelvetrano mancano le grosse aziende, il comune deve creare opportunità di lavoro"

 Piero Genco è dallo scorso 16 gennaio il nuovo segretario della Camera del Lavoro di Castelvetrano. Marsalese, nel sindacato della Cgil dal 1990, è stato segretario per otto anni della Camera del Lavoro di Marsala. L’abbiamo incontrato e gli abbiamo fatto qualche domanda.

 

Anche se non è passato tanto tempo dalla sua nomina a Castelvetrano, che differenze percepisce con la realtà marsalese?

 

Marsala ha un tessuto socioeconomico molto variegato, dalla viticultura all’industria, dal commercio al turismo. A Castelvetrano, l’agricoltura tiene, così come il turismo. Ma anche il commercio, mi riferisco all’area commerciale vicino lo svincolo autostradale. Un’area molto strutturata che a Marsala non c’è.

 

Una volta i sindacati si occupavano dei lavoratori delle aziende private, oggi sembra che i principali datori di lavoro siano diventati i comuni. E’ un’impressione sbagliata o l’attenzione alle amministrazioni comunali, per i sindacati in generale, è diventata preponderante?

 

Per noi, dove mancano le grosse aziende, come a Castelvetrano, un’amministrazione comunale non deve certo dare il posto fisso. Però deve creare le opportunità di lavoro, per evitare le fughe fuori dalla Sicilia e all’estero. Dopo un mese dalla mia nomina, ho chiesto come siano stati captati i fondi del Pnrr, dal momento che questi hanno grosse connessioni col lavoro privato. La realizzazione di una scuola o la ristrutturazione di un edificio pubblico, in qualche modo, sopperiscono alla carenza delle grosse aziende. A questa amministrazione comunale abbiamo anche sottolineato la necessità di puntare alla destagionalizzazione del turismo, sfruttando quella perla che è Selinunte.

 

Come siamo messi con le iscrizioni al sindacato? Rispetto al passato c’è un maggiore afflusso?

 

Tutto è commisurato alle battaglie che si portano avanti. Proprio mezz’ora fa, è venuta una signora che, avendo avuto delle risposte concrete, si è iscritta senza che gliel’avessimo chiesto. Oggi si possono fare tante battaglie concrete. Una delle principali è quella per il posto di lavoro e per i diritti dei lavoratori che man mano stanno andando a scomparire. È per questo che nei vari contratti nazionali, ci mettiamo i denti davanti, per evitare che si perdano. Poi c’è la battaglia contro la disuguaglianza di genere, perché noi crediamo che i diritti delle persone debbano essere per tutti e in tutti i luoghi.

 

E le battaglie locali?

 

Sabato prossimo faremo un sit-in a Trapani per la sanità. Stiamo invitando tutti i cittadini, perché pensiamo che la sanità debba essere unica e uguale per tutti. Oggi il problema più grosso è la carenza del personale. Si rischia di avere delle strutture bellissime, ma professionalmente vuote. Perché essere costretti ad assumere personale medico dall’estero? I nostri medici, eroi durante la pandemia, come sono considerati oggi? Si era detto “mai più danni alla sanità pubblica”, ma una volta finita la pandemia, si è tornati a tagliare nella sanità pubblica, in modo da avvantaggiare quella privata.

 

Quanto è difficile affrontare le situazioni di sfruttamento nel mondo del lavoro?

 

E’ molto difficile. Soprattutto perché alla fine è sempre il lavoratore che deve denunciare, noi non possiamo far altro che supportarlo in tuto il suo percorso. C’è molto da lavorare e purtroppo sono consapevole di come il contesto non aiuti molto. Chiaramente non mi riferisco solo a Castelvetrano. A Marsala era lo stesso e credo che le difficoltà di questo tipo siano presenti in tutta Italia, soprattutto al sud.

Ci dice la sua sull’inchiesta su Antonini e gli striscioni degli ultrà del Trapani contro Tp24 e Giacomo Di Girolamo?

 

Piena solidarietà a Giacomo Di Girolamo. Una cosa brutta. Tra l’altro un’inchiesta molto articolata e documentata, in parte basata su un’intervista. Insomma, molte cose le aveva dette Antonini stesso. Ecco, dietro queste reazioni così plateali c’è qualcosa di cattivo gusto. E mi fermo lì.

 

Tra circa tre mesi a Castelvetrano ci saranno le amministrative. Dove ha lo sguardo il segretario della Cgil?

 

Da nessuna parte. Appena saranno noti i candidati a sindaco, noi cercheremo di invitarli ad un confronto, per capire che cosa vogliono fare della città. Ricordo che nei primi anni ’90 a Marsala ci fu la prima elezione diretta del sindaco e c’erano ben nove candidati. Io ero allora vicesegretario, abbiamo fatto una serie di incontri per capire cosa pensavano del futuro della città, dove la volevano portare. Qui spero di fare la stessa cosa.

 

Egidio Morici