I fiumi siciliani sono in secca già a gennaio, gli attivisti di Ultima Generazione interrompono la Maratona di Roma per lanciare un appello urgente.
"In Sicilia i fiumi sono in secca, cosa faremo questa estate quando ci saranno 40 gradi e mancherà l'acqua? Dove correremo?". A chiederselo è Mida, 26enne attivista di Ultima Generazione che ha interrotto la Maratona di Roma per denunciare la grave siccità che sta colpendo la Sicilia e l'inazione del governo di fronte alla crisi climatica.
La protesta e la risposta delle forze dell'ordine
Mentre la giovane attivista sottolineava le anomalie climatiche e la mancanza di acqua, la risposta delle forze dell'ordine è stata: "Sì, ma adesso non è il momento". Un'ennesima dimostrazione, secondo Ultima Generazione, di come le loro proteste vengano ignorate e represse.
Un fondo da 20 miliardi per risarcire i danni climatici
L'associazione chiede un Fondo Riparazione di 20 miliardi per le persone che subiscono danni a causa dei cambiamenti climatici, come la siccità che sta colpendo la Sicilia. "Le nostre città saranno roventi quest'estate", afferma Ultima Generazione, "e il governo deve prendersi cura dei cittadini e affrontare l'emergenza a cui stiamo andando incontro."
La grave siccità in Sicilia
La Sicilia è in preda a una siccità senza precedenti. Lo stato di crisi è stato dichiarato fino al 31 dicembre 2024, con il razionamento dell'acqua in 93 comuni. I corsi d'acqua sono in secca e l'agricoltura è in ginocchio. Le proiezioni per il 2024 non sono rassicuranti. La piovosità dovrebbe essere inferiore al 2022, un anno già disastroso per la siccità con danni economici stimati fino a 6 miliardi di euro.
Cosa fare?
L'appello di Ultima Generazione è chiaro: il governo deve agire immediatamente per affrontare la crisi climatica e le sue conseguenze. Un fondo da 20 miliardi per risarcire i danni climatici è un primo passo necessario, ma servono anche misure concrete per ridurre le emissioni di gas serra e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.