Mercoledì 20 marzo i laboratori di analisi cliniche della Sicilia e le strutture di radiologia, cardiologia, odontoiatria, fisiatria, resteranno chiusi per le conseguenze di un tariffario ministeriale che in media riduce del 40 percento i rimborsi alle strutture che erogano prestazioni, costringendo le stesse alla chiusura con perdite di numerosi collaboratori e causando disagi ai cittadini.
La manifestazione nazionale di protesta si svolgerà mercoledì prossimo a Roma al teatro Brancaccio, per dire No a un progetto che se arriva in porto distruggerà la medicina del territorio. Alla manifestazione hanno aderito numerose sigle sindacali.
Ai sindacali nazionali e regionali, esponenti politici di tutti i partiti, spiega il presidente di Federbiologi Sicilia, Pietro Miraglia, “chiediamo che il tariffario venga modificato in un tavolo tecnico Ministeriale e varato il 1 gennaio 2025, per evitare il caos della sanità pubblica e privata accreditata, il ministero dell’economia e della salute devono intervenire per far correggere le tariffe della morte”. E previsto che alla manifestazione partecipano tutte le strutture sul territorio delle varie regioni d’Italia.