Il mercato del lavoro siciliano è in una fase di cambiamento: da un lato, le aziende hanno un disperato bisogno di figure tecniche qualificate, soprattutto nei settori della transizione ecologica e digitale; dall'altro, i giovani che si affacciano al mondo del lavoro spesso non hanno le competenze adeguate o l'esperienza necessaria.
A lanciare l'allarme è Luigi Rizzolo, presidente di Sicindustria: "Le nostre imprese ricercano urgentemente tecnici diplomati e ingegneri, ma i curricula che riceviamo non sono all'altezza delle loro esigenze."
Il problema, secondo Rizzolo, è duplice: da un lato, i programmi didattici degli istituti scolastici e formativi sono spesso obsoleti e non tengono conto delle reali necessità del tessuto produttivo; dall'altro, le famiglie tendono ancora a indirizzare i figli verso percorsi di studio classici, che non garantiscono sbocchi lavorativi concreti.
Per colmare questo divario, Sicindustria ha deciso di creare una banca dati in collaborazione con i consulenti del lavoro: "L'obiettivo è quello di favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro," spiega Rizzolo, "e di aiutare le aziende a trovare le figure professionali di cui hanno bisogno."
Ma la banca dati è solo un primo passo: "Occorre che le famiglie abbandonino l'idea che le professioni tecniche siano di serie B," sottolinea Rizzolo, "e che il mondo dell'istruzione si orienti verso le esigenze del mercato del lavoro."
Anche l'assessora regionale al Lavoro, Nuccia Albano, concorda sulla necessità di un cambio di passo: "L'Osservatorio del mercato del lavoro ci ha fornito dati utili per migliorare le nostre politiche attive e rendere più efficaci le azioni formative."
Tra le iniziative in corso, l'apertura di sportelli dei Centri per l'impiego nei piccoli Comuni e la realizzazione di un progetto di recupero degli antichi mestieri della metalmeccanica di precisione.
Le parti sociali chiedono al governo regionale di convocare un confronto sulla programmazione dei fondi del Pnrr e delle Politiche di coesione: "Bisogna affrontare l'emergenza lavoro mettendo insieme tutte le risorse e programmandole in base a ciò che serve," ha detto Sebastiano Cappuccio, segretario generale della Cisl Sicilia.
Il problema dell'inoccupabilità dei laureati è un altro tema caldo: "Da un lato, bisogna intervenire sull'offerta formativa universitaria," ha detto Rosario De Luca, presidente nazionale dei consulenti del lavoro, "dall'altro, occorre che i giovani si impegnino attivamente nel continuo adeguamento delle proprie competenze."