Nascono le ZLS ( zone logistiche semplificate ) ma solo al centro nord. Lo prevede il D.P.C.M. nr 40 del 4 marzo 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 77 del due febbraio 2024, e contiene le nuove regole volte ad assicurare il rilancio e la piena operatività delle ZLS, all’interno delle quali potranno essere istituite anche Zone franche doganali intercluse (ovvero aree delimitate facenti parte del territorio doganale Ue).
Il presente regolamento è adottato al fine di creare condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi per consentire, nelle aree interessate, lo sviluppo delle imprese già operanti, nonché l’insediamento di nuove imprese. Ma perchè al Sud no? La ZLS può essere istituita solo nelle Regioni più sviluppate. La ZLS è composta da territori quali porti, aree retroportuali, anche di carattere produttivo e aeroportuale, piattaforme logistiche e interporti, e non può comprendere zone residenziali.
La durata della ZLS in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo di impresa di cui al Piano di sviluppo strategico non può essere inferiore a 7 anni, rinnovabile fino ad un massimo di ulteriori 7 anni, qualora in tali territori sia presente almeno un’area portuale.

La Zls potrà essere istituita nelle regioni più sviluppate del Centro Nord e nel numero massimo di una per ogni regione, qualora in tali territori sia presente almeno un’area portuale. Il fatto che il 40% dei fondi del PNRR devono andare al Sud interessa poco a questo Governo. Per concludere oltre il danno la beffa: il DPCM è stato emanato dal Ministero dell’Economia di concerto con il Ministro delle Infrastrutture, il Ministro delle imprese e… il Ministro del Sud ( sic!)