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11/04/2024 06:00:00

Elezioni a Mazara. Il programma di Vita Ippolito. Cristaldi e il "festival della mediocrità"

E’ partita ufficialmente la campagna elettorale della candidata sindaca di Mazara, Vita Ippolito. Domenica scorsa al Teatro Rivoli non solo con i politici di riferimento ma insieme a tanti cittadini, è stato presentato il programma amministrativo “Più Vita per Mazara”.

La candidatura della Ippolito è sostenuta da Forza Italia, DC, MPA e UDC, ci sono anche esponenti del PD con la lista Nuova.
La lista di Francesco Forgia, “La Forza dei Fatti” – Più Vita per Mazara è in bicicletta con l’MPA.
Per il coordinatore provinciale di Forza Italia, Toni Scilla, “Il 10 giugno prossimo Mazara del Vallo si sveglierà con il primo sindaco donna della sua storia: Vita Ippolito”.

Sul palco del si sono poi susseguiti Stefano Cirillo DC, On. Decio Terrana UDC, Sen. Antonino Papania MPA, Valeria Alestra LA FORZA DEI FATTI, Stefania Marascia NUOVA ENERGIA POPOLARE, Alessandro Culicchia PIÙ VITA.
Presenti in sala il capogruppo all’ARS di Forza Italia, Stefano Pellegrino, Giacomo Scala DC, Giovan Battista Quinci UDC, Giacomo
Mauro e Giuseppe Palermo NUOVA ENERGIA POPOLARE (NEP), Francesco Spedale PSI, Angelo Rocca e Maricò Hopps MPA, Antonella Coronetta PIU’ VITA, Cesare Gilante e Michele Reina FORZA ITALIA.

In cammino per la sua campagna elettorale è pure il candidato sindaco Nicola Cristaldi, domenica 14 aprile incontrerà i cittadini alla Makara, a partire dalle ore 10.30.

Cristaldi, che è molto attivo sui social e che non le manda a dire, qualche giorno fa ha etichettato una parte della politica come mediocre: “Nel cuore del dibattito elettorale di Mazara del Vallo, un tema travolgente è emerso: il festival della mediocrità. Mentre le elezioni comunali si avvicinano, anziché affrontare temi cruciali e progetti concreti per la città, ci troviamo immersi in un vortice di piccolezze e superficialità.
L'attenzione è deviata da questioni sostanziali verso un'ossessione per le epiche cose, dimenticando il vero scopo di un'amministrazione cittadina: sviluppare visioni strategiche capaci di introdurre modelli economici e sociali innovativi.
Ciò che emerge nel dibattito elettorale attuale è la trionfante mediocrità e l'assoluta mancanza di un progetto alternativo degno di considerazione. Una alternativa al modello ideato e concretamente attuato nei dieci anni di amministrazione Cristaldi”.
Lamenta in buona sostanza la totale assenza di visione e di programmi davvero realizzabili: “Un contesto politico elettorale dovrebbe essere il palcoscenico per idee audaci, progetti visionari e leader capaci di guidare la città verso un futuro luminoso. Tuttavia, ciò che vediamo è un'adesione acritica al passato e un rifiuto di affrontare le sfide emergenti con creatività e determinazione.
Mentre il festival della mediocrità continua a tenere Mazara del Vallo in ostaggio, i cittadini sono chiamati a chiedersi se questo sia il futuro che desiderano per la loro città. Bisogna guardare oltre le piccolezze e abbracciare una leadership audace e innovativa che possa guidare Mazara del Vallo verso un destino migliore”.

Nel mirino anche la cena dei Mille: “Mentre decine di milioni di euro vengono sprecati a Mazara del Vallo, è sorprendente constatare che il dibattito politico si concentra sulla cena dei mille o sulle presunte intelligenze migliori catturate solo da una parte.


Nel frattempo, si evita accuratamente di affrontare l'abbandono delle molte strutture che sono state consegnate all'attuale amministrazione e che ora giacciono in rovina o sono utilizzate solo in modo marginale. Questo è un grave spreco di risorse e un tradimento della fiducia dei cittadini che guardano alle autorità locali per gestire responsabilmente il patrimonio della città. Le strutture abbandonate rappresentano un potenziale enorme per Mazara del Vallo, che potrebbe essere sfruttato per promuovere lo sviluppo economico, culturale e sociale della città. Tuttavia, anziché concentrarsi su progetti di riqualificazione e riutilizzo, il dibattito politico sembra essere bloccato in un loop di banalità e accuse reciproche”.