La seconda sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato, con rinvio, il decreto del Tribunale di Trapani che vietava alla 48enne marsalese Francesca Loredana Rallo di avvicinarsi alla ex nuora (L.F., di 23 anni), ex compagna di Giuseppe Rallo, 28 anni, accusato di avere investito con l’auto la sua ex mentre questa era su un monopattino.
Ad impugnare il decreto del tribunale trapanese davanti la Suprema Corte è stato il difensore della Rallo, l’avvocato Pasquale Massimiliano Tranchida. Sul divieto di avvicinamento, emesso lo scorso dicembre, adesso dovranno pronunciarsi altri giudici.
Secondo quanto stabilito in dicembre, Francesca Loredana Rallo doveva mantenersi ad una distanza di almeno 500 metri dall’ex nuora. Non frequentando, inoltre, i luoghi normalmente frequentati da quest’ultima, assistita dall’avvocato Vincenzo Forti.
Il provvedimento di divieto di avvicinamento era stato notificato dal Commissariato di polizia di Marsala e fu conseguente a quanto accaduto a fine agosto scorso, quando L.F. ricevette, via whatsapp, dall’ex suocera una serie di messaggi audio con insulti e minacce.
allegati alla denuncia, immediatamente presentata, in cui si ipotizzano i reati di minacce, molestie e istigazione a delinquere. Nella sua denuncia, la 23enne affermò, inoltre, che il padre della sua ex suocera si sarebbe presentato davanti casa sua, nel quartiere popolare di via Istria, e alla presenza di un’amica, mentre entrambe erano al balcone dell’appartamento a piano terra, l’avrebbe minacciata invitandola a cambiare versione davanti al magistrato sulle modalità dello scontro con l’auto dell’ex compagno (il 28enne Giuseppe Rallo). L’anziano le avrebbe intimato di dichiarare al magistrato che fu lei a lanciarsi contro l’auto. Per quel drammatico episodio, accaduto nella tarda serata del 16 luglio 2023 lungo una strada alla periferia di Marsala, un’arteria che collega la via Favara alla via Salemi, Giuseppe Rallo è finito in carcere. E lo scorso 7 novembre, davanti al gup del Tribunale di Marsala Sara Quittino, si è tenuta la prima udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura per tentato omicidio (oltre che per maltrattamenti in famiglia e furto). Due sono state le richieste di costituzione di parte civile. Una avanzata dall’ex convivente di Rallo, rappresentata dall’avvocato Forti, e l’altra dall’associazione “Casa di Venere”, rappresentata dall’avvocatessa Roberta Anselmi. Per martedì, intanto, è prevista la prossima udienza. Secondo l’accusa, Giuseppe Rallo avrebbe deliberatamente investito l’ex compagna con la sua auto mentre la giovane procedeva su un monopattino. Nell’impatto la ragazza riportò fratture scomposte ad una gamba e al bacino, nonché una lesione ad uno dei reni. Qualche mese prima aveva lasciato l’abitazione con cui viveva con il compagno, dal quale ha avuto due figli, perché, pare, stanca dei continui maltrattamenti. Dopo la denuncia presentata ai carabinieri, Giuseppe Rallo (accusato anche di aver rubato lo scooter all’ex compagna) è stato arrestato e rinchiuso in carcere. Per i maltrattamenti subiti, la ragazza aveva più volte denunciato il compagno. Denunce, poi, ritirate a seguito di “scuse”