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15/04/2024 22:00:00

Siccità in Sicilia, un milione di persone a rischio razionamento

La situazione idrica in Sicilia  si fa sempre più critica. Dopo anni di precipitazioni scarse, la siccità è diventata estrema, con conseguenze pesanti per l'agricoltura e per l'approvvigionamento di acqua potabile.

Le aree più colpite sono quelle interne e occidentali, dove i terreni sono impermeabili e gli invasi sono ormai quasi a secco. Anche la zona orientale, seppur in condizioni leggermente migliori grazie alle falde sotterranee, non è immune al problema: i livelli delle falde stanno calando rapidamente e potrebbero raggiungere il minimo entro l'estate.

Le autorità hanno dichiarato lo stato di calamità e hanno attivato un piano di razionamento dell'acqua che riguarda quasi un milione di persone. In 93 comuni delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani, la fornitura di acqua potabile sarà ridotta tra il 10% ed il 45%.

La situazione è preoccupante anche per l'agricoltura: la mancanza di acqua sta mettendo a dura prova le colture, in particolare il grano, la cui produzione quest'anno potrebbe subire un calo significativo.

Il governo regionale ha attivato una cabina di regia per fronteggiare l'emergenza e per coordinare gli interventi necessari a mitigare gli effetti della crisi. Tra le misure in campo, la realizzazione di infrastrutture idriche e interventi di ammodernamento delle reti per ridurre le perdite d'acqua.

Le previsioni per il futuro non sono rosee: i modelli climatici prevedono un maggio con temperature sopra la media e senza precipitazioni, il che potrebbe aggravare ulteriormente la situazione.

La siccità in Sicilia è un problema serio che richiede soluzioni immediate e di lungo periodo. È necessario investire in infrastrutture idriche moderne ed efficienti, promuovere l'uso razionale dell'acqua e attuare politiche agricole sostenibili. Oltre all'emergenza idrica, la siccità sta causando anche danni ambientali: interi territori si stanno desertificando e la vegetazione è sempre più a rischio.