Si è chiuso, dopo 7 anni (e tre milioni spesi per le indagini) con la sentenza di non luogo a procedere per i 10 imputati accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, il procedimento penale nei confronti dei componenti dell'equipaggio delle ong Jugend Rettet, Save The Children e Medici Senza Frontiere.
Le organizzazioni umanitarie erano accusate dai pm di Trapani di aver stretto accordi con i trafficanti di uomini e di non aver prestato in realtà soccorso ai profughi ma di aver fatto loro da "taxi", trasbordandoli dalle navi libiche alle quali poi avrebbero permesso di tornare indietro indisturbate.
Il gup che ha emesso la sentenza con la formula perchè il fatto non sussiste è Samule Corso. Il non luogo a procedere era stato chiesto dalla stessa Procura di Trapani dopo una inchiesta costata circa tre milioni di euro. Nel procedimento era costituito parte civile il ministero dell’Interno che si è rimesso alla decisione del gup.
I pm avevano anche disposto il sequestro dell’imbarcazione Iuventa della ong Jugend Rettet, una delle tre organizzazioni umanitarie coinvolte. La nave nel frattempo ha subito danni enormi ed è inutilizzabile.
“Sette anni sulla graticola per aver salvato migranti. Ma la solidarietà oggi vince sulla criminalizzazione" commenta Darius Begui. Era il comandante della nave umanitaria sequestrata nel 2017 a Trapani.
Nel procedimento era costituito parte civile il ministero dell'Interno che si è rimesso alla decisione del gup. I pm avevano anche disposto il sequestro dell'imbarcazione Iuventa della ong Jugend Rettet. La nave nel frattempo ha subito danni rilevanti, per il mancato utilizzo e l'usura, e non è più utilizzabile.