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21/04/2024 18:38:00

Trapani, ecco le criticità del campo ex Coni 

Il campo ex Coni è da completare per garantire a tutti gli sportivi trapanesi un impianto adeguato per allenamenti e gare. È quello che emerge dal sopralluogo della quarta commissione consiliare composta dal presidente Giovanni Parisi (gruppo misto) e da Giusy Poma (Trapani Tua), Nicola Lamia (Fratelli d’Italia), Santo Vassallo (Amo Trapani), Sonia Tumbarello (Giovani Polis con Coerenza) e Daniela Barbara (gruppo misto), impegnata in una serie di incontri che sta tenendo nelle varie strutture sportive cittadine.

Se da un lato, il manto erboso del campo ex Coni viene utilizzato dalla Elimi Rugby, società che se ne prende cura anche con la manutenzione ordinaria, dall’altro, alcuni settori della struttura hanno bisogno di intervento. A cominciare dalla pista di atletica leggera “vecchia di 30 anni – spiega il consigliere Nicola Lamia, peraltro presidente del comitato provinciale dell’Aics, l’associazione italiana cultura e sport che da decenni promuove la pratica sportiva -. Proprio per via dei tanti anni trascorsi senza che sia stata effettuata la necessaria manutenzione, adesso, la pista di atletica leggera è ritenuta troppo dura dai tesserati delle varie società di atletica leggera de territorio, i quali, pertanto, non possono disputare gare ufficiali nell’impianto”.

Ma i problemi riscontrati sono anche di altro tipo, a cominciare dalle strutture del lancio del peso e del martello. “Non abbiamo più trovato le paratie laterali – continua Lamia – e vorremmo capire dove si trovano”. Ma l’esponente di Fratelli d’Italia si sofferma anche sugli spogliatoi. Il tetto crollò il 28 gennaio 2014 quando, a causa di un forte temporale, venne giù il solaio della struttura riservata alle donne. Furono necessari anni per la redazione del progetto e per la ricostruzione dei tetti. Adesso gli interventi sono stati completati, ma la riapertura degli spogliatoi appare ancora lontana. “Anche in questo caso – continua Nicola Lamia – abbiamo verificato come la chiusura sia legata alla mancanza del certificato di abitabilità, motivo per cui chiediamo all’amministrazione comunale di intervenire il prima possibile per risolvere il problema e consegnare l’impianto alla completa fruizione dei cittadini”.