Il giovane Cuffaro che inveiva contro Giovanni Falcone, e il giovane Santoro che strabuzzava gli occhi davanti alle parole del politico nella storica puntata del Costanzo Show e Samarcanda. Ora i due destini si potrebbero incrociare in maniera inaspettata, oltre 30 anni dopo.
Michele Santoro rischia di non riuscire a presentare la sua lista di candidati per le prossime Europee nella circoscrizione delle isole Sicilia e Sardegna.
Perciò sui social ha lanciato un appello con cui chiede letteralmente «aiuto» a chiunque per raccogliere quante più firme possibili, visto che al momento spiega di essere a rischio «per poche centinaia di firme della Sardegna e della Sicilia, pur avendone raccolto più di 90mila».
Santoro si rivolge tanto a chi lo segue sin dai primi passi della lista «Pace Terra e Dignità», tanto a chi non è mai stato d’accordo con lui. Il giornalista chiede una mano per esempio «ai comunisti e ai liberali che non condividono le mie idee sulla guerra ma si rendono conto della loro importanza».
Proprio tra questi ultimi si sono fatti sentire i vertici della Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro, che all’Ansa dicono di essere pronti a mobilitarsi per aiutare Santoro e raccogliere per lui le firme necessarie nel collegio delle isole.
Il partito dell’ex governatore siciliano alle prossime Europee non sarà presente con il suo simbolo. Fallite tutte le trattative per un possibile accordo con diversi partiti, la Dc di Cuffaro potrebbe decidere nei prossimi giorni di sostenere comunque un candidato in una lista già esistente.