Se ancora ci fossero dubbi o mancanza di chiarezza nell’ambito del centro-destra salemitano, a spazzare via ogni ambiguità o incomprensioni ci ha pensato in queste ore il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Maurizio Miceli.
In una nota, approvata all’unanimità del coordinamento provinciale, viene espressa una presa di posizione dai toni inequivocabili e al tempo stesso dialoganti. Il tutto - viene precisato- a seguito di numerose interlocuzioni avute con “le forze politiche del centrodestra, i comparti sociali, le associazioni, le attività produttive della realtà salemitana” .
Interlocuzioni che hanno portato al convincimento che vi siano le condizioni per approdare ad una candidatura unitaria, autentica espressione della classe dirigente del centrodestra. E’ in quest’ottica - conclude Miceli- che “il primo partito di governo propone la
candidatura a sindaco di Salemi dell’avv. Francesco Giuseppe Crimi”. L’auspicio e’ tale candidatura possa essere la figura unitaria su cui converga tutto il centrodestra. E chi vuole intendere, intenda.
Dal canto suo, Francesco Giuseppe Crimi, e’ convinto che “Salemi merita di piu’ e che non ci si può arrendere alla vecchia politica i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.”
La sua diagnosi sullo stato di salute della città e’spietata. Quelli appena trascorsi - scrive - sono “anni di mal governo con una economia locale al collasso, l’agricoltura è a pezzi, l’Ospedale distrutto, pochissimi sportelli di servizi pubblici rimasti, turismo e valorizzazione del territorio che non decollano, i giovani costretti ad allontanarsi in cerca di prospettive.”
Ma anche il cambiamento della macchina amministrativa, per l’aspirante sindaco, è ormai imprescindibile. Ecco perché chi si candida, deve offrire “le giuste garanzie di capacità, correttezza e trasparenza, indispensabili per offrire opportunità diverse al
proprio paese”.
Mentre ai cittadini che andranno a votare è demandato invece “l’arduo compito dicostruire, attraverso le proprie scelte il loro avvenire e quello delle nuove generazioni”.
Anche Crimi, ovviamente, nel ringraziare i dirigenti provinciali del suo partito che hanno deciso di affidargli il compito di cambiamento della politica salemitana, auspica una convergenza di tutto il centro destra. Un auspicio destinato ad essere confinato nel recinto dei buoni propositi irrealizzati? Conoscendo uomini e cose, non esitiamo a rispondere affermativamente.
Convinti come siamo che certe categorie politiche non sembrano piu’avere cittadinanza in questo che fu un colto borgo.
A confermarcelo, la notizia che il movimento civico che aveva avanzato la candidatura di Pierfrancesco Di Vita, avrebbe fatto scelte diverse.
Franco Ciro Lo Re