Il 2 giugno prossimo si celebrerà la IX Giornata contro i Disturbi dell’alimentazione e della nutrizione del prossimo 2 giugno, la dottoressa Laura Dalla Ragione è la direttrice del Numero Verde “SOS Disturbi alimentari” istituito a Todi, dalla Presidenza del Consiglio e dall’Istituto Superiore di Sanità.
La diffusione del fenomeno dei DCA arriva negli ultimi anni dai social media: “Oggi i canali attraverso cui ragazzi e ragazze possono attingere a informazioni riguardo a metodi pericolosi per perdere peso sono moltiplicati a dismisura. E non solo: sono a portata di tutti App per il conteggio calorico o il dispendio energetico, e anche il semplice utilizzo dei social media ha un’influenza sull’autostima e contribuisce a cambiare l'immagine corporea di chi ne fa uso, determinando un aumento di sintomi depressivi, l'interiorizzazione di ideali di magrezza, pratiche di monitoraggio del corpo. Il tempo trascorso sui social media e lo sviluppo di disturbi alimentari appaiono quindi fortemente correlati. La giornata del 2 giugno deve essere l’occasione per lanciare un allarme sui rischi connessi alla diffusione di patologie che, in Italia, contano oltre 3 milioni di pazienti in carico al Ssn e che, solo nel 2023, hanno provocato quasi 4mila morti”.
In Italia oggi le persone che soffrono di disturbi dell’alimentazione sono oltre 3 milioni, maggiormente colpiti gli adolescenti, un fenomeno drammatico che si è aggravato ulteriormente durante la pandemia e i lockdown. I dati del ministero della Salute indicano un aumento anche per la componente maschile, il Numero verde nazionale “SOS disturbi alimentari” (800180969) è un servizio anonimo e gratuito attivo.
I disturbi dell’alimentazione comportano anche depressione, limitazione della vita sociale e lavorativa, compromissione di apparati cardiaco e gastrointestinale, osteoporosi, morte per arresto cardiaco o suicidio. Per la dottoressa Dalla Ragione “L’istituzione della rete degli ambulatori multidisciplinari in Italia ha costituito un importante passo in avanti nel percorso di cura dei pazienti, ma è ancora presente in modo troppo disomogeneo sul territorio italiano: delle 136 strutture censite nel 2023 dall’Istituto superiore di sanità, il maggior numero dei centri (69) si trova nelle regioni del Nord, al Centro se ne trovano 26, mentre 41 sono distribuiti tra il Sud e le Isole. Il ministero della Salute ha deciso di rifinanziare con 10 milioni di euro per il 2025 il Fondo nazionale per il contrasto dei Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, ma attendiamo ancora di vedere i Dca inseriti nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) in modo da assicurare l’assistenza ai pazienti in maniera strutturale”.
Si tratta di un fenomeno di massa e in aumento, al suo settimo anniversario la giornata mondiale sui disturbi alimentari vuole creare una rete che assicuri un valido sostegno alle persone che ne soffrono rafforzando consapevolezza, scambi e competenze in questo ambito. Ancora oggi l’anoressia continua a essere una malattia poco nota, senza protocolli di cura e con metodi di cura che mostrano livelli di efficacia molto diversi tra loro. Al momento in Italia ci sono tre grandi problemi: il primo è relativo al poco personale esperto nella cura dei disturbi alimentari, il secondo riguarda la scarsità di strutture ad hoc per la cura di questi pazienti, il terzo problema è relativo al caos di offerta assistenziale.