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13/05/2024 06:00:00

Salemi. Scalisi ha chiuso la lista. I 5Stelle rimasti fuori

 Con anticipo su gli altri candidati a sindaco, l’architetto Vito Scalisi, assessore alla cultura uscente dell’Amministrazione Venuti, ha chiuso la lista che lo sosterrà nella campagna elettorale del prossimo 8-9 giugno.

Da ieri domenica hanno dato l’avvio a la raccolta delle firme a sostegno della lista, il cui contrassegno riporta la scritta in blu “Scelgo Salemi su uno sfondo verde, mentre la parte inferiore in campo blu e’ riservata all’ideogramma di un edificio stilizzato con il nome di “Vito Scalisi”.

Questa la lista dei candidati consiglieri in rigoroso ordine alfabetico:

ANGELO Calogero vice-sindaco uscente

ARMATA Federica consigliera comunale uscente

ARMATA Veronica

BASCONE Leonardo assessore al bilancio uscente

BONGIORNO Giuseppe consigliere comunale uscente

CARADONNA Antonio

CASCIO Lorenzo presidente del consiglio comunale uscente

CRIMI Pietro consigliere comunale uscente

FAVUZZA Elisabetta consigliere comunale uscente

FICI Giovanni

GANDOLFO Rina assessore ai servizi sociali uscente

GANDOLFO Giuseppe

GRASSA Susanna

MASTRANTONI Antonino

RIZZO Alessia

SCIMEMI Francesca

Un dato che subito si nota e’ che della giunta e dei consiglieri comunali uscenti solo il 50% sono stati riconfermati, segno che la continuità avrà il volto nuovo di un personale politico rinnovato.

Una lista di nove uomini e sette donne che potrebbe indurre all’inutile gioco di ipotizzare quali potrebbero essere gli accoppiamenti.

Cosa che non faremo perché preferiamo rivolgere l’attenzione piu’ agli effetti che le scelte politiche producono piuttosto che a certi effimeri equilibri politici che di questi tempo durano lo spazio di un mattino.

Il compito di una corretta informazione e quello di valutare la qualità della politica che viene promessa, offerta e realizzata con atti concreti. Il resto e’ solo fuffa e chiacchiericcio da bar!

Del resto, di millantatori che vantano amicizie di grande spessore e’ sempre stata popolata la piazza del paese. E anche in questa occasione i nomi “prestigiosi” non sono mancati. Salvo poi essere smentiti nei fatti.

La legge elettorale, come e’ noto, prevede che l'elettore abbia la possibilità di esprimere fino ad un massimo di due voti di preferenza, ma ad una condizione. Che siano appartenenti ovviamente a candidati della stessa lista e che siano di genere diverso. La famigerata quota “rosa”.

A conti fatti, osservando i nomi della lista, dovrebbero essere due gli uomini a rimanere “single”, a correre in solitaria. Diversamente potrebbero esserci scambi di coppia a seconda della convenienza o affinità.

Del resto, quando si vota per le comunali, a Salemi, guai a parlare di partiti, di destra, di centro o di sinistra.

E poco conta se in contemporanea si mette nella seconda urna delle europee la scheda con i simboli dei partiti. Una sorta di schizofrenia politica, che alla lunga potrebbe provocare disturbi irreparabili e non solo comportamentali.

La parabola di quel cosiddetto Gruppo Civico Logos - PensiAmo Salemi potrebbe essere emblematico e abbastanza eloquente per capire che tipo di effetti può produrre la perdita di qualsiasi tipo di bussola politica.

Nello spazio di pochissimi giorni infatti sono passati da una candidatura autonoma individuata in Pierfrancesco Di Vita ad una trattativa con il candidato Vito Scalisi, prima, e con Giusy Spagnolo dopo.

Lo testimoniano due comunicati da Di Vita, ma di diverso tenore.

Mentre nel primo Di Vita si è riservava di assumere una decisione dopo “una attenta riflessione sulla situazione politica di Salemi, per come si sta configurando, che richiede di esprimere il massimo impegno nella ricerca di alleanze rispondenti alle aspettative e ai veri interessi della comunità salemitana.”, nel secondo comunicato invece annunciava di rinunciare alla candidatura dopo aver preso atto con amarezza della volonta’ di alcuni di approdare nella lista dell’Amministrazione uscente, amarezza che se avessi saputo per tempo che si intendeva ‘decorare’ la lista del PD non mi sarei speso, mettendoci il nome e la faccia, alla ricerca di altri candidati al di fuori del nostro gruppo”.

E poi, la stoccata finale: “Sono sufficienti la cattive figure che ognuno fa per conto proprio, ma pure quelle per conto terzi?”

Quando la realtà supera ogni fertile fantasia. E’ proprio il caso di dire.

Franco Ciro Lo Re