La grave situazione di inquinamento da nitrati in alcune delle acque distribuite in Città continua. Non su tutto il territorio cittadino ma, almeno nelle zone che si approvvigiona dai punto di prelievo in via Ugo La Malfa e Lungomare Fata Morgana (Tonnarella), i nitrati sono oltre il limite, rispettivamente a 55 mg./litro per il primo e addirittura 88 mg./litro per il secondo. Ricordiamo che il tetto massimo di legge previsto è di 50 mg. per litro.
I CAMPIONI PRELEVATI IN VIA UGO LA MALFA E LUNGOMARE FATA MORGANA SONO FUORI NORMA - Lo ha reso noto, nei giorni scorsi, il Comune stesso attraverso il suo sito web istituzionale. Lo sforamento seppur minimo dovrebbe portare l’amministrazione comunale ad emanare gli atti consequenziali previsti dalla legge. Già in passato, in casi analoghi, l’amministrazione comunale aveva emanato un’ordinanza sindacale di non potabilità (n. 119 del 23/11/2020), per eccesso concentrazione nitrati (valore superiore al valore di soglia di 50 mg/l previsto dal decreto legislativo 31/2001). Ad oggi però non pare sia stato comunicato alcunchè in merito.
LE DOMANDE DEL COCRIAM AL SINDACO QUINCI - “Leggendo le analisi pubblicate nel sito ufficiale - dichiara Giuliano Messina del CoCRIAM ‘Comitato Cittadino per la tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del territorio’ - si rileva che il campione prelevato nella F.lla di Via Ugo la Malfa (acqua in distribuzione nella zona EST di Mazara) presenta una concentrazione in Nitrato pari a 52 mg/l, (vedi rapporto di prova n. 2657 del 07-05-2024) dato superiore al valore di soglia previsto dalla legge (50 mg/l - D.Lgs. n. 18 del 23-02-2023), per cui, la domanda che il cittadino si pone è: l’acqua che arriva ai rubinetti delle utenze residenti nella zona Est di Mazara del Vallo ha le caratteristiche per essere destinata agli usi potabili o no? Appare paradossale - conclude Messina - che
un'amministrazione comunale in qualità di ente gestore del servizio idropotabile, rimandi ai singoli cittadini l'interpretazione dei risultati delle analisi sull’acqua in distribuzione alle utenze cittadine”. “Abbiamo superato - aggiunge Silvana Mannone, presidentessa del CoCRIAM, sul loro canale social - 200 giorni! Con oggi, per 201 volte chiediamo che l’amministrazione risponda ad un domanda: l’acqua fornita agli abitanti della zona est della città è potabile?
Perché, se non è potabile, come del resto le analisi dimostrano, i cittadini devono essere informati perché è a rischio la loro salute”.
IL DENITRIFICATORE FANTASMA - “Per quanto concerne il denitrificatore - faceva sapere a fine settembre 2023 a Tp24.it l’allora assessore ai Lavori Pubblici, Vito Torrente, dimessosi qualche mese fa - la gara è stata espletata, la prossima settimana faremo il verbale di assegnazione per inizio lavori”. Che fine ha fatto l’impianto che secondo i progetti del Comune avrebbe dovuto impattare sul problema in modo significativo? Sono trascorsi più di sette mesi e salutato Torrente non si è avuto più alcun aggiornamento sul denitrificatore. Invitiamo l’amministrazione Quinci a replicare quando lo vorranno.
LE ALTRE ANALISI - I risultati delle analisi delle acque complete - con informazioni dettagliate e trasparenti sullo stato della loro qualità sono ‘aggiornati’ (diremmo ‘a singhiozzo’, visto che i risultati precedenti risalgono a novembre 2023) al 7 maggio 2024 -
e le potete leggere qui sotto a seguire.
Rapporto di prova firmato del campione 2654_R0. Via degli Archi
Rapporto di prova firmato del campione 2655_R0. Piazza 3 Giornate
Rapporto di prova firmato del campione 2656_R0. Lungomare Fata Morgana
Alessandro Accardo Palumbo
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